domenica 11 marzo 2012

Frolla, frolla delle mie brame...

Ah, la crostata della mamma, con le strisce a losanga e il profumo di marmellata calda per tutta la casa…
Niente di tutto ciò: la crostata me la sono dovuta imparare a fare da solo, come tutto il resto, visto che la mamma, una donna meravigliosa per tutti gli altri versi, non era proprio portata per la cucina.
Però c’è da dire che, quando sperimentavo le mie ricette, mamma Elena era la prima a volerne assaggiare il risultato.
Eh, la curiosità fa rimanere sempre giovani, si sa.
E quel giorno morì una bimba di ottantatre anni…

Dosi per una crostata da 28 cm di diametro.
(Ma voi usate la stessa dose anche per una crostata più piccola. Non volete approfittarne per ricavarne qualche frollino?)

300 g    farina
150 g    burro
100 g    zucchero
2          tuorli
Un pizzico di sale, scorza di limone grattugiata, acqua q.b.

O perché la crostata mi è venuta di consistenza litica?
Boh, boh, boh….
Poi si snebbiò il mistero, e l’arcano venne alla luce:
la crostata è frolla (quindi friabile) solo se la farina, aggiunta al burro, non forma il glutine, tanto amico del pane pizza e brioches ma nemico di questo impasto…
E allora? Si procede con la sabbiatura: si strofinano i pezzetti di burro ben freddi con la farina fino ad ottenere una mistura bella asciutta, una sorta di segatura burrosa in cui ogni particella di burro risulti ben avvolto di farina e poi…





  
Aggiungere poi gli altri elementi secchi (zuccheri, cacao, aromi) e quindi, poco a poco, gli elementi liquidi. All'inizio aiutatevi con una forchetta e lavorate in ciotola, poi trasferite l'impasto sulla spianatoia e usate le vostre manine...

Esiste anche un simpatico attrezzo chiamato dough (o pastry) blender, ma si può anche farne a meno, basta imparare a impastare senza insistere troppo.

Datosicché la frolla non deve sviluppare il glutine questa va lavorata velocemente, con le mani ben fredde (e se le avete sempre bollenti come le mie o tenete accanto a voi una ciotola con dell’acqua e ghiaccio con cui rinfrescarle o…imparate a sbrigarvi) impastando con rapidità fino a formare, con delicatezza, una palla morbida e omogenea.
Lasciatela riposare almeno una mezz’ora in frigo, avvolta nella pellicola per alimenti, al riparo da altri “odori da frigo”.
Poi una buona metà la si può stendere con un mattarello, con delicatezza, e ricavarne il disco per il fondo.

Quando avrete ricoperto il fondo e le pareti dello stampo potremo farcire come vogliamo la crostata.
Il modo più semplice e diffuso è usare della marmellata, non troppo gelatinosa se no col calore si liquefa troppo e fa un pastrocchio tipo blob il fluido che uccide, o una crema.
A scelta, insomma…
Poi con la metà rimasta si possono formare delle striscioline da sistemare a rete sulla superficie, o delle formine da inserire nel lago di ripieno…
Cuocere fino a doratura a 180° per 30'.

Queste sono state fatte per qualche Halloween fa...


 

Con la frolla che di sicuro vi avanzerà fate dei biscottini della forma che volete…anzi: fate un buco in ognuno di questi e riempitelo bene con delle caramelle dure tritate.
Passate in forno per 7-8’ e avrete dei biscotti decorativi natalizi da regalare agli amici. 
Bello, no? Guardateli in po' qui...

E se ne volessi una al cioccolato?...
Crema al cioccolato per crostata (Versione ghiottona, da conquista immediata…)
100 g    cioccolato fondente
50 g      zucchero   
25 g      farina
250 ml  latte
1 noce burro
Fondere il cioccolato a bagnomaria (o nel microonde), aggiungere lo zucchero e la farina, stemperare con il latte e far addensare a fuoco basso per 5'. Togliere dal fuoco, aggiungere il burro e far raffreddare prima di utilizzare sulla frolla.

Detto romano del giorno:
Che domannate a ll'oste: è bbono er vino?
Che fate, domandate all’oste se è buono il suo vino?


Oggi ascoltiamo: 
Dolcenera - Com'è straordinaria la vita

1 commento:

  1. mi piace il tu:) splendide ricette e ti seguo con piacere :) se ti va passa da me anche se sono alle prime armi :) ciao :)o blog

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