domenica 11 marzo 2012

Ilona e Leppagorre: che crostate...

Sì, lo so, ti invitano a pranzo e non porti niente? Pare brutto...
Che ciò a casa? Mh... Banane,... cioccolato...
Mi viene da ridere pensando al titolo di un famoso film di Ilona Staller, che da qualche anno fa tutti nominavano ma pochi avevano davvero visto. Ma torniamo pure a noi...
Ho un vasetto di marmellata d'arance regalatomi da un amico, che faccio, lo uso?
Allora, banane o marmelade? Ah, sul cioccolato però non transigo, a costo di farne due!
E se facessi davvero due crostate? Così, per provare come vengono?
Ah ah ah, tanto occi ho le mie cafie, ja... E poi le analisi del colesterolo sono così lontane...

In primis occorre una pasta frolla come si deve.
Vediamo qui come fare.
Non serve molto impazzimento, solo qualche accorgimento.
Che dose usare però? Mhhh... Ho due stampi da 23 cm...
Tagliamo la testa al toro e aumentiamo le dosi, tanto se avanza non si butta niente!
Quindi:
450 g    farina
225 g    burro
150 g    zucchero
3           tuorli
Un pizzico di sale, scorza di limone grattugiata, acqua q.b.
Allora come, s'è visto nel post precedente: sabbiatura, impasto veloce (inizialmente con forchetta e poi con le gelide manine), impallamento e riposo di mezz'oretta in frigo...
Preparare intanto una dose di crema al cioccolato per crostata, come da post precedente.
Stendere ora due sfoglie non troppo sottili negli stampi e bucherellarne un po' il fondo.
Ed ora... scateniamo le danze!
In una delle nostre basi distribuire la marmellata d'arance, ripiegare il bordo della crostata e decorarlo a piacere con la forchetta, imprimendo il manico di questa lungo la circonferenza, oppure schiacciando leggermente il bordo con i rebbi, o facendo delle piegoline, dei pizzicotti; insomma: sbizarritevi.
Ora con metà della crema (ben fredda!) che avrete messo in una sac à poche con beccuccio a stella, fate il reticolo di cioccolato, come solitamente viene fatto col resto della pasta.
L'altra metà della crema andrà sul fondo dell'altra base, sulla quale verranno poi disposte in cerchio delle fette di banana (ne serviranno tre) tagliate a rondelle e spruzzate con un po' di succo di limone per non farle annerire subito.
Ci siamo? Bene, via in forno per circa 25', mezz'ora. A doratura della pasta, comunque.
Ecco le due creature...




Quella con l'arancia e il cioccolato sembra quasi un gatto striato... La chiamerò, la chiamerò... Leppagorre. Così, per sfizio.
E l'altra? Beh, che domande, l'altra è Ilona...


Detto romano del giorno:
Sparagna, sparagna, arriva er gatto e se lo magna.
 
Risparmia e metti da parte, che poi … e, infatti:
La robba nun è de chi sse la fa ma de chi sse la gode!


Oggi ascoltiamo:
Cesaria Evora - Rotcha 'scribida

http://www.youtube.com/watch?v=IirlemlcGP0
Madredeus - As cores do sol
http://www.youtube.com/watch?v=crnw9IOc3oc

2 commenti:

  1. vedo che la mia marmellata ha avuto un senso... speriamo sia venuta buona a vederla sembra di si, certo che pure quella con le banane....
    ciao ciao un abbraccio

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  2. Ah ah, è piaciuta eccome! Grazie ancora angeloné.
    A presto

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