mercoledì 28 marzo 2012

Che magnifica presenza!

Ovvero: Biscottini speziati.

Fior de vurcanooo,
so tutti belli i fiori der giardino
ma più bello de tutti è Elio Germanooo
fior de vurcano...


A parte gli scherzi e gli stornelli: ma quant'è bravo Elio Germano!
L'avevamo visto nei film di Lucchetti, in parti da fascistello de borgata (Mio fratello è figlio unico) o del giovane padre che si ritrova precocemente vedovo (La nostra vita). Personaggi nella loro virilità anche un po' rudi, un po' paraculi, adatti insomma a quella sua bella faccetta da sgrinfio. 

Qui Özpetek lo propone come un giovane aspirante attore della periferia catanese, che piomba a Roma per inseguire il suo sogno e un amore che... No, non ve lo dico.
Dico solo che la tenerezza e il candore che Elio è riuscito a mettere nel sorriso di Pietro Ponti, le sue espressioni, i suoi gesti, le sue manie: già tutto questo rende questo film indimenticabile.
Di quel sorriso anche un eterosessuale si potrebbe innamorare.
Nel film, infatti... Oh, basta, e andatevelo a vedere... Questo film è una gioia per gli occhi.
E poi ci sono le presenze altrettanto magnifiche di Mauro Coruzzi nei panni (pochi) della Badessa (e uno stuolo di fatate trans-sartine), della gelida e ardente Lucrezia Valia, del fiorentino Gianluca Gori, alias Drusilla Foer (non sapete chi è?... Un'icona di stile e ironia che ci regala una delle frasi più memorabili del film: "Tesoro, se riesco ancora a credere in me stessa figurati se non credo nei tuoi fantasmi!").
E per un food-blogger è da segnalare la presenza della mitica pasticceria Andreotti all'Ostiense. Ricordate la "Finestra di fronte?": "Oggi i dolci non mi riescono bene" diceva il vecchio pasticcere Veroli (Massimo Girotti) di fronte a una tavola imbandita di mille meraviglie. Ecco: molti di quei dolci venivano da là...

Beh, per andare al cinema dopo tanto tempo (chi non ha occupazione fissa deve centellinare le sue uscite, mica si può scialaquare qui, eh!), visto che non sopporto i pop-corn, mi sono fatto un bel cartoccio di biscottini da sgranocchiare nel buio della sala, tra una risata e una lacrima.
Sì, lo so, i biscotti speziati si mangiano a Natale... Sai che novità.
E qui la mia povera mamma, vedendomi fare una delle mie solite cose fuori luogo, avrebbe detto che io, come sempre, vado in c.... alla stagione. Che avrà voluto dire? Boh...


Questa la dose:
350 g  farina
150 g  miele
150 g  burro
150 g zucchero
1     uovo
1   cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano tritati finemente.
1   cucchiaino di bicarbonato.
Lavorare farina e burro ben freddo a pezzetti, facendo le sabbiature.
Unire lo zucchero, il miele, le spezie e il resto degli ingredienti.
Lavorare bene per rendere omogenea la pasta e poi, avvolta in un velo di pellicola, fatela riposare in frigo per almeno un'oretta.
Quindi stendetela non troppo sottile, metti un 5 mm almeno, dategli le forme che preferite e via in forno caldo a 180° per 5, 6 minuti. Non devono scurire troppo ma raggiungere un colore ocra scuro...

Appena freddi li potete chiudere nella classica scatola di latta e farvi un tè con le amiche, premurandovi di invitare anche la sora Drusilia.
Non si sa mai che si degni di venire...


Nella vita di ognuno c'è, prima o poi, una magnifica presenza...

Detto romano del giorno:
La luna nun abbada si j’abbaja er cane.

La luna non dà peso all’abbaiar dei cani.

Oggi ascoltiamo:
Paola Turci e Paolo Fresu - Dio come ti amo

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