giovedì 8 marzo 2012

Torta Norma, un libro tutto dolce

Chi è Norma? Una persona che ha affrontato e affronta ancor oggi le difficoltà della vita con dignità e che s'è impegnata per aiutare coloro che si son trovati in situazioni disagiate, ai margini della società; una Poetessa, che parla della vita con una voce ferma e cadenzata che traspare in ogni verso; una Donna, soprattutto.
Per conoscere un po' di lei e della sua arte potete trovarla qui, e scorrendo le pagine che ha scritto potrete avere il privilegio di intravederla, di conoscerla.
Un compleanno per una persona speciale va quindi festeggiato in una maniera speciale.
Metterci qualcosa in più perché l'altro sia contento è il minimo sindacale, e dare emozioni è come dare cibo, qualcosa che ripaga del momento stesso del farlo.
Per lei, che ama scrivere in versi e in prosa, ci voleva proprio una torta libro.
Per una torta così occorrono due pandispagna rettangolari, da cui ricavare tre strati da farcire con due tipi di crema.
Ho usato allo scopo uno stampo da 33x22 cm (ma che razza di misure hai? Eh, lo so...).
Per ognuno dei due pandispagna occorrono:
4          uova
125 g   zucchero
125 g   farina
vaniglina... e basta.
Lavorare allo sfinimento le uova con lo zucchero: frustate, frustate senza pietà!, minimo per dieci minuti, almeno fino a quando il composto sarà triplicato di volume e, sollevando le fruste, il filo di pasta che scenderà a nastro ci metterà un paio di secondi ad essere riassorbito.
Ora posate le fruste e unite la farina setacciata, aiutandovi con un cucchiaio di legno, con movimenti leggeri, dal basso verso l'alto, per non far smontare tutto il nostro ambaradam.
Imburrate lo stampo, rivestitelo con della carta forno, che stenderete ben bene, sagomandola, e poi imburrerete leggermente. Questo, per impasti così bassi, vi aiuterà in fase di estrazione dallo stampo.
Versare ora l'impasto nella teglia, distribuirlo in modo omogeneo e livellarlo.
In forno, a 180°  per una decina di minuti. Farà fede la prova stecchino...E via col secondo! Fate raffreddare bene i biscottoni.
Ora preparate la crema pasticcera, come descritto qui, ma con queste dosi:
700 ml  latte
125 g    zucchero
75 g      farina
3           tuorli
1           uovo intero
100 g    cioccolato fondente
Lavorare lo zucchero con i tuorli e l'uovo e poi aggiungere la farina. Versare poi il latte e far rapprendere a fuoco bassissimo mescolando sempre.
Dividete la crema in due recipienti in uno dei quali, quatti quatti avrete messo il cioccolato a pezzetti, che amalgamerete con la frusta fino a completo scioglimento.
Preparate una bagna con un bicchier d'acqua, due cucchiai di zucchero e un bicchierino di... fate voi, io ho messo lo Strega.
Ricavate da un foglio di carta la dimensione del libro, poggiatela sui pandispagna e tagliate i bordi in eccesso (che non butterete al secchio, vero? Bene, ci capiamo al volo...).
Tagliare in due i pandispagna e poggiate uno strato sul vassoio, bagnatelo con lo sciroppo aiutandovi con un pennello da cucina o con un cucchiaio, farcite con la crema al cioccolato, e coprire con un altro strato di pandispagna. 
Stessa trafila: bagna e farcitura, stavolta con la crema chiara.
Ora prendete due delle strisce che avevate messo da parte e poggiatele a metà del dolce, affiancate, in modo da tener sollevato lo strato superiore e dare l'effetto di un libro aperto.
L'ultimo strato tagliatelo in due e poggiate ogni "pagina" sul dolce. È bello già così...
Montate 125 ml di panna e vestite il nostro libretto. 
Questo ci aiuterà a far aderire la pasta di zucchero.
Per una torta così ne basta una dose da 400, 500 g, ma ovviamente dipende da quante decorazioni vogliate aggiungere.
Fatene sempre un po' di più (vedremo come), tanto non scade poi così facilmente...
Stendete la PDZ e ricavatene delle strisce lunghe e alte quanto il volume, di cui rivestirete i bordi. Passate un pennellino intinto nel cioccolao fuso facendo delle righe lungo tutto il bordo del libro, per simulare l'ombreggiatura delle pagine.
Per dare l'effetto di pagine sollevate ai bordi del nostro libro ricavate dei triangolini di pasta che farete aderire inumidendo leggermente le parti della PDZ a contatto tra loro, e che piegherete per simulare le odiose "orecchie" dei libri, che in questo caso daranno invece un aspetto più realistico al tutto.
Stendete ora la pasta di zucchero in due fogli, sottili pochi mm, e ricavatene le pagine superiori, che farete aderire bene, lisciandole delicatamente con le mani.
Beh, fate un bel sospirone e magnatevi il quarto strato di pandispagna... ve lo meritate.
Potete decorare la superficie della torta con delle rose di PDZ, come ho fatto qui ma usate  qualsiasi cosa vi venga in mente per personalizzare la vostra torta. E che ne dite di una farfalla di glassa reale?
Torniamo alla festeggiata. Vi chiedete se la torta le sia piaciuta?
Beh, la sorpresa e la gioia che ho visto sul suo viso mi hanno dato un'emozione che vale più di un milione di parole...
Tanti auguri, Norma.

Detto romano del giorno:
Na madre è bbóna pe ccento fiji, e ccento fiji nun so' bboni pe' 'na madre.
Capitooo?…

Oggi ascoltiamo:
Il segno del comando - Cento campane (scena alla Taverna dell'Angelo)

1 commento:

  1. Bellissima torta! Complimenti e .........complimenti anche per il blog............

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