sabato 24 marzo 2012

Brendi una Dorda... Una torta al Brandy.

No, non sto facendo dello spirito facile scherzando sulle razze umane.
È cosa da stupidi, si sa, come ridere di chi cade su una buccia di banana.
Questo, davvero, non sta bene.
E poi le razze umane non esistono, ne esiste una sola, almeno finché potremo continuare a incrociare allegramente tra di noi i nostri geni, mescolando colori e fogge, e dandoci nuove abitudini.
In realtà parlo col naso solo perché sono raffreddato, mannaggia la pupazza...
Stare così in primavera è davvero fastidioso: l'aria calda istiga a uscire, a sentire il suo sussurro sulla pelle e invece... invece... inveceee.... etciùùùù! Uffa...
Quasi quasi mi faccio un dolcetto, anzi lo invento e poi lo propino alla mia cavia, il mio amico e vicino di casa Elio.
Alzi la mano chi, amando cucinare, non ha mai avuto una "cavia".
Quella che avevo di solito ha preso il via qualche tempo fa (e non a causa della mia cucina, maligni che non siete altro...) e quindi per avere dei pareri spassionati occorre trovare altri amici e altre papille disponibili.
Beh, vedremo che dirà l'assaggiatore ufficiale.



Torta al Brandy.
150 g   farina
100 g   burro
100 g   zucchero
1       uovo
2 cucchiai di miele
(e non fate i tirchi, per queste cose usate quello buono... Il miele è come l'olio e il caffè: dev'esse bbono)
40 ml   Brandy (anche qui: aprite la bottiglia di zio Aristide, non usate quello della fiaschetta ascellare di zia Cleope...)
1 cucchiaio di scorze d'arancia candite tritate
1/2 bustina di lievito in polvere
1 pizzico al braccio per restare svegli e uno di sale per la torta...

Lasciare a macerare per un'ora le scorzette d'arancia nel Brandy.
Lavorare il burro pomata (basta lasciarlo a temperatura ambiente per una mezz'ora, o per un minutino al microonde in fase scongelamento) con lo zucchero.
Unire l'uovo e mescolare bene con la frusta.
Aggiungere il miele, il Brandy e le scorzette e, pian piano, la farina bella setacciata.
Questa dose basta per due mini-teglie da 14cm oppure uno stampo unico da 20cm.
Ah, se siete single compratevi teglie di piccole dimensioni, sennó ogni volta occorre sbafarsi un tortolone gigante da 24 cm di diametro almeno... e poi chi vi sente? 
Non mi entrano i pantaloni!!! Come faccio col costume???
Cuocere a 180° per una mezz'ora, prova stecchino (o spaghetto) permettendo.
Fare raffreddare bene su una gratella e preparare una farcia.
Mhhh... quale faccio? E se provassi una Fudge al cioccolato?...

Crema Fuggi-e-vai (nel senso che poi occorre fuggire e farsi dodici giri di palazzo in corsa per smaltirne le calorie...)
150 ml   latte condensato
100 g    cioccolato fondente
40 g     burro.

Ora, se non volete comprare il latte condensato siete padronissimi di farvelo a casa... 
E come? Ma così, no?:
125 g   zucchero a velo
90 g    latte
15 g    burro
Mescolate bene lo zucchero al velo col latte, scogliendo tutti i grumi che si formeranno, unire il burro e mettete sul fuoco. Fate bollire per 8, 10' a fuoco bassissimissimo... deve solo sobbollire, placidamente, senza attaccarsi.

Ora unite al nostro latte condensato fatto in casa il cioccolato a pezzetti e il burro e mescolate bene bene.
Fate raffreddare a temperatura ambiente prima di utilizzare.
La crema Fuggi-e-vai rimessa in frigo si rapprende e assume una consistenza... mhhhhhh deliziosa....
Una volta farcita la nostra creatura con uno o due strati di crema Fuggi la poniamo a riposare un quarto d'ora in frigo.
Eh sì, è stanca, ne ha passate di cotte e di crude, povera stella...

Intanto pensiamo a er sopra. Che ci metto?... Boh...
E se provassi a fare una glassa al cioccolato bianco, visto che non ci ho provato mai?
Magari, chissà, ci sta pure bene.
Tanto, 15876 Kcalorie per mg in più o in meno, che volete che sia...

Glassa al cioccolato bianco.
100 g   cioccolato bianco
100 g   zucchero a velo
45 g    burro
50 ml   panna liquida.
Mascolare in una pentola la panna con lo zucchero e il burro. Fate cuocere per qualche minuto.
Aggiungere il cioccolato bianco a fuoco spento e farlo sciogliere bene, mescolando continuamente.
Far freddare un poco (almeno a 35°) per utilizzarla.
Una bomba...

Poniamo la creatura su una gratella (io uso quella del microonde), mettendoci sotto una scodella per far colare la glassa in eccesso e così, piano piano, versare la glassa uniformemente sul dolce.
Se occorre fate riposare qualche minuto in frigo e ripetere l'operazione.
Far rapprendere in frigo la copertura e poi... aprite le danze!

Ah, ora che ci penso, una volta rappresa la farcia e la glassa il dolce va tenuto a temperatura ambiente, come la Sacher (lo sapevate, no?, che non va MAI messa in frigo?... Bene!)
Cosa? Avete paura che si guasti con 'sto caldo? Che scateni orde botuliniche mortali?
Abbiate fiducia durerà così poco (da Natale a Santo Stefano, diciamo qui) che non ne avrà materialmente il tempo.
Me ne prendo una fetta e ad occhi chiusi l'assaporo sentendo la voce di Lisa Gerrard...


Ah, cos'ha detto la "cavia"? "Aho, bbona... pare una merendina!"
Sì, una di quelle che ti tentano tre volte tanto.
Riuscendoci senza fatica.

Detto romano del giorno:
Nun sempre ride la moje der ladro.


Oggi ascoltiamo:
Dead Can Dance - Sanvean

http://www.youtube.com/watch?v=Ttt1ks991Dk

2 commenti:

  1. Sappi che se, e quando mi troverò a passare dalle tue parti ^____^ le mie papille gustative verranno donate alla causa, assaggio più che volentieri :)

    Anzi, nell'attesa che... io questa me la stampo e la faccio ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tesora mia sappi che ogni cavia è sempre ben accetta.
      E poi, come diciamo qui: quanno se magna c'è sempre posto!
      A presto!

      Elimina