sabato 13 luglio 2013

Nodos de amore - Nodi d'amore

- Pronto? Sì? Ah, ciao, come va?... Bene. Senti, volevo chiederti se oggi avevi da fare... Ah, hai la palestra? Bene... cioè... va bene, su, e cosa fai 'sto fine settimana?... Ah, andate là tutti e due? Grande!... mi fa piacere... No, io niente, dove vuoi che vada... Eh, sì, no lavoro no sghei no party... Ah ah ah. Sì, bene, ci sentiamo, allora, alla prossima, eh? Stammi bene. Sì, e tu salutami er Sor Panfurio... Ah, ah, ah... Sì, sì, tranquillo... Ciao ciao.
E uno.
- A brutto!... Eh sì sò proprio bello, io, con 'sta panza che fa provincia! Ah, ah, ah... Ma senti un po', che fai oggi?... No, no, niente di che, avevo voglia di fare la pasta fatta in casa e mi avrebbe fatto piacere un po' di compagnia... Ah, sei a dieta? No, non sono una zoc..la tentatrice invidiosa della tua linea da modella! Ah, ah, ah... E dài, smettila!... Sì, a parte gli scherzi... Ah, no, va bene...io... sì, non c'è mica problema, lo sai. Sì, come no, magari all'aperto, se danno qualche bel film a Piazza Vittorio.. Sì, dài, magari. Si, certo, con 'sto caldo giusto la sera... eh sì, eh... Vabbè... Allora dài, ci si sente... Sì, sarai servito... ricambia con Lo Sciagurato. Sì, si, tranquillo... A presto, su... Ciao, ciao.
E due.
E non è che abbia tutti questi amici, eh? Almeno qui a Roma.
Posso far venire qui quelli di Frittole per una pasta fatta in casa? E dài.
E da Terni? Sì, è più vicino, ma mi ci voleva qualcuno qui, almeno oggi...

Una volta la sora Jole sbucciava i piselli assieme alla sua amica e vicina, e quello era anche un modo per divagarsi e spettegolare un po', se non per avere l'occasione di lamentarsi velatamente o scopertamente dei propri intoppi coniugali.
Oggi Katia (con la K, mi raccomando), la figlia, i piselli se li compra già pronti e scafati, surgelati o in scatola, se proprio vuole, e non sta lì a ciacolare tutto il pomeriggio con le sue amiche davanti a una cesta di ortaggi da pulire.
Invece io lo farei, eccome, alla faccia della velocità che tutto si porta via, anche le piccole, stupide cose di ogni giorno.
E mica per una presa di posizione nostalgica alla slow-food, per capirsi: io amo il progresso, la scienza e soprattutto la tecnologia, quando non ci cattura l'anima.  Non ho alcuna nostalgia per i mulini bianchi, pieni di germi e zozzeria, né di com'era strutturata la società nei bei tempi andati.
Ci mancherebbe!...
È solo che i rapporti umani andrebbero recuperati, alla faccia di tutto il tempo che sprechiamo in altre cose, e questo sarebbe un regalo da fare a se stessi, almeno ogni tanto.
"Eh, dici bene te, che ancora non hai un lavoro che ti tiene fuori dieci ore al giorno..". Mi pare di sentirle, le obiezioni.
Eppure, anche nell'ultimo lavoro che ho fatto, il barista, facevo dei turni ben elastici, e avevo il tempo anche di leggere, di scrivere e vedermi con chi mi pareva.
Si tratta di priorità, e non d'altro.
Insomma, a me la voglia di fare la pasta fatta in casa stava qui sul gozzo, e non volevo rinunciare.
D'altra parte, se non c'è nessuno che possa fermarsi un attimo ci si può anche fermare da soli, mettere su un po' di musica a casaccio dalla cartella "Juke-box" e impastare sculettando come Aretha Franklin in "Think!"


Tanto non c'è nessuno che ci veda...

Volevo una pasta diversa, magari mai mangiata prima, e dopo le acrobazie d'arte sarda per la pasta fatta in casa volevo qualcosa di meno impegnativo, di lungo a farsi ma senza bestemmioni acclusi per via delle dita che, come avrebbe detto Tomas Milian, "so così grosse che ce poi solo riempì i cocommeri!"...
Allora proviamo, magari poi si reimpasta tutto e si passa alla fida Imperia che ne tirerà fuori delle tagliatelle, sempre bone, comunque.

Dose per due
200 g    farina di semola
100 g    acqua tiepida
un pizzico di sale, e...
E qui già prendo due strade: in una lascio tutto così com'è, nell'altra aggiungo una punta di curcuma, mezzo cucchiaino da tè.
E impasto, impasto, impasto...
 ...
You better think (think)
Think about what you're tryin' to do to me
Yeah think (think - think)
Let your mind go let yourself be free

Oh freedom (freedom)
Let's have some freedom (freedom)
Oh freedom
Yeah freedom (yeah) 

Yeahhhhhh, con la farina che snuvolazza per tutta la cucina, e io che muovo la panza come una corista gospel, senza rispetto per alcuna decenza, umana o trascendente che sia...
 ...
ain't no psychiatrist
I ain't no doctor with degrees
But it don't take too much I.Q.
To see what you're doin' to me

Yeah yeah yeah! 
 
E poi la pasta riposa la sua mezz'ora di rito al coperto di un panno, e mi riposo un po'. E mó che faccio? - Penso, prendendo in mano i malloppetti cicciosi di pasta che mi guardano intimoriti senza sapere che fine faranno.Inizio a stendere, a formare un salamino, una cordicella, un filo sottile due-tre millimetri, poi lo tengo tra le dita infarinate e... sgnàcchete! Lo annodo come una cordicetta di canapa, lo taglio e via, avanti un altro!  

Rimetto su "Think!" e vado avanti, ce ne sarà di tempo per finire tutto l'impasto, sia quello bianco che quello giallo di curcuma
...
People walkin' around everyday
Playin' games and takin' scores
Tryin' to make other people lose their minds
Well be careful you don't lose yours 

Ci mancherebbe, tesora mia bella! Non voglio impazzire più per nessuno, mai più! Yeahhhh!
Solo vivere, semmai, se posso... Yeahhhh!

E mentre i nodini riposano spolverati di farina sulla spianatoia preparo i condimenti.
Sì, perché qui ce ne vogliono due, mica uno. La vita è troppo breve per provare una cosa alla volta...
Magari poi ne mangerò una parte oggi e l'altra domani.
Sì, dico sempre così, sempre...

Condimento in bianco:
Taglio una melanzana a dadini piccoli piccoli e la faccio cuocere in padella con poco olio di semi e girando spesso. Cuocio col coperchio e a metà cottura aggiungo il sale.
A parte, in un padellino, metto mezz'etto di prosciutto cotto tagliato a striscioline, lo faccio rosolare senza aggiungere grassi, quindi lo metto da parte.
Nello stesso padellino metto uno spicchio d'aglio tritato e lo faccio imbiondire in un paio di cucchiai d'olio.Poi aggiungo le melanzane stufate, e faccio insaporire a fuoco basso.
Se avessi della maggiorana la metterei, ma ho solo (solo?...) dell'origano siculo profumatissimo.
Ne metto un pizzico, tato per gradire, quindi con un cucchiaio di legno schiaccio i dadini morbidi di melanzana per rendere il tutto una pappetta cremosa e - правильно - gustosa.


Condimento al pomodoro: In un'altra pentola faccio rosolare della pacetta a dadini in poco olio e in uno spicchio d'aglio tritato (anche qui, sì!); quindi, semplicemente, aggiungo una scatola di polpa di pomodoro, sale e peperoncino e faccio cuocere un quarto d'ora.

 ...  
You need me (need me)
And I need you (don't cha know)
Without each other
There ain't nothin' we two can do

S'è capito che l'ho messa in loop?...Certo, e non stanca mai! Yeahhhh! Yeahhhh! Yeahhhh!
Metto su l'acqua e quando bolle vi tuffo i nodini d'amore, in due cotture distinte.
Lascio cuocere un paio di minuti da quando vengono a galla, quindi assaggio... Yeahhhh!
Scolo e tuffo nella crema di melanzane quelli alla curcuma, poi nel sugo pancettato quelli bianchi, a cui aggiungo due cucchiai di pecorino per farli mantecare.

E qui ci vorrebbero due bocche per baciare questi due tesori, due cuori per amarli per bene, in modo adeguato, due corpi per ballare due musiche diverse la gioia d'averli qui, sul tavolo, fumanti e profumati.
Ma il cuore, come la panza, mi dico: è tanto grande da contenerli entrambi!
Rimetto Aretha e mi siedo con le lacrime agli occhi.
Di gioia.  

Detto romano del giorno
Mejo sta' in un bucio alegri che in un palazzo indove se piagne. 
Meglio stare in un buco (di casa) in allegria che in un palazzo dove si piange.
 
Oggi ascoltiamo, ovviamente
Aretha Franklin - Think (Freedom)
http://www.youtube.com/watch?v=6mSn4-szhus

10 commenti:

  1. scusi lei perchè di semi l'olio con la melanzana (scassa marroni che sono)

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  2. Precisa, si dice, precisa. E curiosa. Ho preferito metterci quello di semi solo perché quello d'oliva che avevo era troppo forte di sapore e mi avrebbe aggiunto una nota che non cercavo. Mi serviva melanzana e basta, nuda e cr... cotta. Ovvio che se preferisci ci puoi mettere anche quello d'oliva, eh? Anzi, pure meglio. È forse per la questione "intolleranze"?...

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    1. non sono intolleranze, sono allergie, sono quasi morta 3 volte, e credimi sono state 3 di troppo,i semi vari sono vietati, posso usare quello di mais e di girasole, ma in reltà uso quello di oliva e pure intenso: pugliese

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    2. Allora vai tranquilla con l'olio d'oliva, Amà, e se ha il sapore forte e intenso (eh sì, quello pugliese pizzica la lingua...) non fa nulla, tanto meglio anzi.
      Quindi non era solo la frutta secca ad essere off-limits. Ma, toglimi una curiosità: anche il cocco, che tu sappia?
      A presto
      R

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    3. no niente cocco e la lista delle mie allregie è davvero lunga, pensa che ad un congresso di allergologia feci vedere un mio esame molto particolare ad un luminare e lui mi fece: "sfigato il tuo caso umano" tanto per dire

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    4. Certo, essere unici nel proprio genere va bene, ma a questo prezzo!... M'è venuto in mente il cocco perché spesso lo uso in farina al posto delle mandorle grattugiate (es. nella torta di carote, o nei biscotti alle mandorle di cui ti "lamentasti" qualche tempo fa). Magari già lo usi e sfondo una porta aperta, ma il sapore non è stucchevole come sembra, basta sempre non esagerare con gli zuccheri (se no l'effetto Bounty, smielato fino al disgusto - e per dirlo io... - è assicurato). Facciamo qualche provina biscottata, allora.

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  3. Ciao Amanda, tu sei allergica a qualcosa non particolarmente goloso, olio di semi vari, che però deve essere presente praticamente dovunque, vero?, io ai funghi. Vai Riccà che la sera che ci prepari un risottino d'autunno ne fai fuori due in un botto solo! Mi hai ricordato con una-pasta-due-sughi quelle manie gastrostupide anni ottanta, abbinamenti assolutamente a capocchia ( mi sento buonisissima in questa definizione) il top?; risotto alle fragole, fettuccine con curry e pollo e pennette allo scoglio. Non lo voleva neppure la pattumiera, uscivano due braccine lunghe lunghe e trasparenti che ostacolavano lo svuotamento...Però questa tua, in un piatto ovale, metà nodi d'amore al pomodoro e metà melanzane con curcuma, poesia pura! E sopra, nevica pecorino. Ho visualizzato il piatto ovale perché scegliendo quello tondo ci si espone al rischio "cuore". Basta una piega qui e una punta là... e non ci vogliamo esporre troppo. Basta il nome! Mi stavo dimenticando, semola di grando duro? Non farina 00, perché? lau

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  4. Allora, Laulà, non mi suggerire strategie omicide, che è una gioia di cui mi arrogo il diritto di prelazione! ;-) Comunque siete invitate per un pranzetto coi fiocchi: ravioli ai funghi porcini e noci.
    E zàcchete, meno due! Ah ah, ma che sò scemo? Ammazzare le uniche due anime sante che mi leggono? Non sia mai: vi devo anzi tenere in una teca d'oro e cristallo, come le belle addormentate in attesa di assaggiare qualche mousse di porchetta o fettucina alla scorticona.
    Sì, in realtà non le vedo bene insieme le due ricette di cui sopra, ma era solo una prova di "formato", e devo dure che sono stato contento assai.
    Ho uato la grano duro perché per la pasta fatta in casa trovo che sia migliore della 0, che tende ad assorbire più l'umidità e a spapparsi.
    In ogni caso acqua e farina, ché l'uovo la rende troppo mollicciosa, secondo me.
    A presto Tesore mie belle allergichette.
    Bacioni
    R

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  5. Scusami Riccardo, ma qui tra amigdala, fretta, sintesi, voglia di rispondere... Ehi, ma che cosa ho pestato, ah l'ultimo neurone...Peccato. Proprio l'ultimo! Ma sembrare villana proprio con te, no. Proprio no. Il riferimento alle ricette gastrostupide non era certo riferito a te, nè tantomeno alle due ricette che vorrei qui, subito, adesso. Guarda perfino nel piatto tondo e con due curve e una punta. Era una visualizzazione, una memoria lontana. Ecco tutto qui. ciao lau

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  6. Ma Lau, ti prego, ormai mi pare di conoscerti abbastanza e non m'è parso che facessi raffronti con le gastrostupidaggini anni '80. Anzi, aggiungerei anche le famigerate "pennette al salmone", dette pure "alla vodka" (quando le si mascherava d'esotismo oltre-cortina che non fosse d'Ampezzo...)
    Tranquilla, tesò, non ho visto la villania nemmeno col binocolo ;-)

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