mercoledì 16 ottobre 2013

Curcuravioli

Al fascino della curcuma non so mai resistere, già lo so.
Lei sta là, silenziosa e solare, seduta paciosa e serena nel suo barattolo di vetro color acquamarina e m'aspetta.
Lo sa che prima o poi arriverò col cucchiaino in mano e via, si parte.
Dicono della pazienza delle piante, ma quella delle spezie è centuplicata.
Una prova che m'ha sorpreso: di solito la curcuma si mette nell'impasto della pasta fatta in casa, come anche lo zafferano e gli altri "additivi" naturali che arricchiscono la nostra sfoglia, come il cacao e le verdure.
Qui invece sta all'interno, un interno cremoso e sapido che, secondo me, non sta affatto male con la terrosità della curcuma.

Per due persone
(circa 8 ravioli da 6 cm di diametro)
Una sfoglia da 100 g di farina, di grano tenero o duro, a scelta.
Quindi: 100 g di farina, la metà circa d'acqua (tiepida) e un pizzico di sale.
Mescolare con energia e lasciar riposare la canonica mezz'ora al coperto d'un panno umido o in frigo avvolta in pellicola per alimenti.

Ripieno
100 g    formaggio cremoso tipo Dellamorefraterno
1/2 cucchiaino di curcuma
un pizzico di noce moscata
Stesso procedimento della pasta ripiena. in ogni cerchio di sfoglia poggiare un cucchiaino di composto e richiudere con un altro cerchio di pasta. E basta.
Cuocere in acqua bollente e salata. Dal momento che vendono a galla contare al massimo un paio di minuti, poi scolare e condire.

Condimento
Consiglio un semplice burro e salvia, che è il classico semi-neutro che non copre i sapori.
Veramente anche un semplice filo d'olio evo, di quello buono e non troppo forte va benissimo, anzi...


Detto romano del giorno
La cicala canta canta, e ppoi schiatta.

La cicala canta e canta, ma poi muore.

Oggi ascoltiamo
Emika - After the fall

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=MoMr1clPrKM

8 commenti:

  1. sembrano molto buoni...ma non ho idea di cosa sia il formaggio che hai usato :-P

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    1. Sì, scusami, sono piombato nel mio idioletto, il Muccogergo, senza ritegno.
      Si tratta del Philadelphia, o similari. Ma anche la robiola potrebbe andar bene, ma secondo me un po' troppo acidula, quindi magari stemperata con una puntina di zucchero.
      ;-)

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    2. allora li posso fare!!! :-) qui in germania è difficile trovare molti ingredienti...ma con il philadelphia ce la posso fare! :-P grazie, le tue ricette di solito mi vengono sempre bene :-D

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    3. Grazie, cara, questo è un attestato che mi inorgoglisce, e davvero non sai quanto ;-)
      Qui non troverai mai cose "troppo" strane, da Haute Cousine, dove si deve usare rigorosamente che so, olio di nocciola e pernici a cui va tirato il collo di giovedì, mentre fuori piove.
      Ecco, quelle cose non sono da me, e mica per altro: sono troppo maldestro e non ce la farei mai ad essere un vero artista dei fornelli. Già sarebbe tanto poter essere un decente artigiano.
      Bacioni a te e anche alla Germania.
      P.S. Fammi sapere se ti son piaciuti. Io sono un po'..."onnivoro" e spesso temo di non essere troppo obiettivo.

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  2. curcuravuoli o curcungiones di quasi-mezzanotte! Ma chi l'ha detto, Ric, che ci sono solo gli spaghetti per salutare questa lunona imbarazzante? Me ne toccano solo quattro, vero? Peccato! Almeno dispari, dài. Mi piacciono molto di più queste foto! 'notte

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  3. Hai ragione, laulau!
    Chiedo venia, col cranio già cinerino di suo...
    Non ho considerato che i ravioli, come le rose devono arrivare SEMPRE in numero dispari!
    Vedi la mia origine cafonesca che riaffiora dalle piccole cose? Faccio i ravioli pari! Ma si può?
    Giorno, cara

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  4. qui non è questione di cabala galateistica...qui è faaaaaaaaaaaaaaame! Sai, chef gentiluomo, uno in più è sempre mejo che uno in meno, che sempre dispari sarebbe! Arg. buon pom

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  5. Ecco, vedi?
    Uno fa tanto per non sembrare uno "sprocedato" (cioè sfondato), uno che è anche in grado, forse, di ragionare per porzioni "normali", "umane", di non fare il solito romanaccio con la cofana di pasta e il sorriso ebete di felicità, e poi tale sforzo - peraltro immane - non vale a nulla.
    È colpa mia, lo so, visto che trovo sempre amici con la mia stessa capienza gastrica!...
    Ma come, dove sono i "cicinin", i "giusto un assaggino", i "nonsaiquantovorreimasonoadietaferreaequindiamalincuoreno"?
    Pian piano il mondo si sta muccardizzando? Sempre meglio che diventare totalmente Tlön, a pensarci bene.
    Mi verrebbe quasi da correggere in "dosi per una persona di medio appetito", come quando er poro Leppa ci mette l'unghia.
    Invece abbozzo, perché è vero: io SONO sprocedato, io SONO romanaccio, soprattutto, so imparare dai miei errori.
    Almeno da questi, che per il resto...
    Orevuaaar!

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