venerdì 23 agosto 2013

Sformatini di lupini

- Allora, dài, sali. Fammi vedere... Stai barando, eh?
- Ma chi, io? No, no, Leppagorre, macché barare!
- Poggia bene i piedi, allora. Quel segno là vuol dire "8", vero?
- Ma se lo sai già, perché mi prendi per i fondelli?
- Guarda che non so leggere, io. Giuro e confermo!
- E quando al supermarket mi dici: "Prendilo, prendilo, che conviene!", cosè, allora? Non mi prendi forse in giro?
- Ma io guardo solo le figure e il colore delle confezioni. So un cavolo cosa c'è scritto sopra.
- Ecco spiegato il perché del "Polpa di vitello e mela" e del "Soya drink alla fragola" che mi sono ritrovato sul groppone...
- Però guarda che bella mucchetta sorridente, non è adorabile?
 - ... nonché quella confezione di alghe dall'impiego sconosciuto che m'hai fatto prendere la settimana scorsa all'alimentari cinese. Sembravano capelli d'una sirena disseccati. E avevano anche lo stesso sapore, tra l'altro.
- Ma non era bella l'immagine di quella spiaggia al tramonto con sopra gli ideogrammi di "erba" e "oceano"?
- Cioè? Non sai riconoscere le lettere dell'alfabeto latino e poi sai il significato degli ideogrammi cinesi? Vedi che mi prendi in giro? E dove avresti imparato?
- È una storia lunga, lascia perdere...
- Ma come, io mi sono frantumato i neuroni per tenere a mente pochi ideogrammi e tu, brutto infamone che non sei altro, non mi dici niente?
- Ma se non me l'hai mai chiesto!
- Oh, tenetemi lontano l'anice stellato o altrimenti faccio una strage!
- Eh, che esagerato! Manco t'avessi raccontato che giocavo a carte con Lǐ Bái.
- Chi? Li Po, il "poeta 'mbiacone" della dinastia Tang? Ti prego, dimmi che non è vero.
- Sì, ma non baravo! Che tipo quel Bái!... Pensa che bestemmiava in rima, anche.
- Cacciapalle che non sei altro, vieni qui. Leggi questo allora.
- Cos'è?
- Un poema del tuo amico Lǐ Bái, no? Dimmi cosa c'è scritto, su.

花間一壺酒,獨酌無相親。
舉杯遊明月,對影成三人。
月既不解飲,影徒隨我身。
暫將月陪影,行樂須及春。
我歌月徘徊,我舞影零亂。
醒時向交歡,醉後各分散。
永結無情遊,相期邈雲漢。

- Allora, se non sbaglio fa così:
Seduto me ne sto tra i fiori con una brocca di vino, e festeggio senza i miei più cari amici;
alzo il bicchiere e invito il chiar di luna, e insieme all’ombra poi saremo in tre,
ché non dirà certo di no, la luna. E mentre l’ombra seguirà il mio corpo
io accanto a lei la luna scorterò. Finisce di primavera l’allegria,
mentre al mio canto ondeggia vaga la luna, e mentre sto danzando freme l’ombra.
Sobri viviamo tutti la stessa gioia, e nell’ebbrezza ognuno va per sé
Uniti noi tre per sempre, senza amore, saremo in lontananza la Via Lattea


- Non ho parole, Leppa... Ma allora...
- Sì, ma non è come si dice, eh? Dalla barca c'è caduto da solo! Ubriaco, come al solito.
- Perché, c'è chi insinua pure che...
- Eh, caro mio, le malelingue stanno dappertutto, sai.
- Fammi sedere, che sono ancora scosso.
- Vuoi dire che allora non si cena?
- Come no! Ho una fame che ti vedo doppio!...
- Ma che hai bevuto prima di cena, forse? Devo chiamarti Muccardo Li?
- Ma per favore...

Sformatini di lupini
200 g    lupini
1            uovo
1            cucchiaio di farina
Niente sale, eh?
Lasciare in ammollo i lupini in acqua fresca per almeno un'ora.
Se si ha tempo anche una notte sarebbe meglio, ma se si decidono le cose come faccio io la cosa è improponibile.
Tritare finemente i lupini fino a ridurli in una pasta, a cui va unito l'uovo e la farina.
Deve essere un impasto cremoso mediamente sostenuto.
- Vuoi dire che se la tira?
- Fila via, mostro! Se scopro che hai buttato in acqua Lǐ Bái ti faccio secco con l'anice!
- E che diamine! Sarà anche passato in prescrizione, no?
- I crimini contro i poeti non passano MAI in prescrizione, quindi attento a te!

Ungere degli stampini da muffin e versarvi il composto.
Qui si hanno diverse possibilità.
Si possono cuocere in forno per 15 minuti circa, mettendo gli stampini in un tegame con un paio di dita d'acqua, per farli cuocere a bagnomaria.
- Sennó?
- Sennó si rischia di farli asciugare troppo. Magari può anche non succedere, ma cuocendoli a bagnomaria si evita il rischio.


Seconda alternativa: PaP, la mia fida e amata Pentola a Pressione, ovvero la Durlindana di Cavalier Muccard.
Anche qui versare un paio di bicchieri d'acqua sul fondo della pentola.
Cuocere circa 7-8 minunti dal fischio d'inizio bollore.


E, per curiosità, guardiamoci anche questa galleria di venditori di lupini.
- Sto già russando. Ma cos'è 'sta roba?
- Non apprezzi niente, cafonastro che non se altro. Assassino di poeti!
- Non l'ho spinto io! Ti dico che è caduto da solo! Era così ciucco che nemmeno sapeva dove stesse di casa.
- Sì, sì, tutte scuse. Ti conosco, spiritello!
- Ma se ti dico che...
...
Così, per un'altra mezz'ora, almeno.

Detto cinese del giorno
祸 不 单 行 (Huò  bù  dān xíng)
La tristezza ama la compagnia (e un bel bicchier di vino, aggiungerebbe Lǐ Bái)

Oggi ascoltiamo
Teresa Teng (Dèng Lìjūn) - 但願人長久 (Dàn yuàn rén cháng jiǔ)
http://www.youtube.com/watch?v=R_-uoSjsLwg

L'avevamo già sentita cantata da Wong Fei, ma decisamente Teresa Teng è stata un mito del Mandopop.

A quanto pare il brindisi solitario con la luna è un tòpos nella poesia cinese.
Il testo della canzone è una poesia di 蘇轼 (Sūshì), poeta della dinastia Song (circa 400 anni dopo Lǐ Bái, quindi).
Lo riporto di nuovo perché vi sono diverse rassomiglianze tra i due poemi:

Brindo alla luna che splende.
Quando verranno giorni migliori?
Che anno è stanotte? Quale il volere degli dei?
Catturerei il vento per tornare,
ma qui solo stanze gelide
Danzo con la mia ombra,
che passa  per la porta e il davanzale,
riflette la mia insonnia uno  scontento
senza risposta alcuna, la separazione,
la gioia e la malinconia.
Anche la luna cambia faccia,
non v’è alcuna perfezione da raggiungere,
possano allora vivere a lungo gli amanti,
appaiati come uccelli in volo
insieme per mille e mille miglia.

6 commenti:

  1. ciao Chef, pensavo che l'8 di Leppa fosse il simbolo dell'infinito, avanti e sguercio quale è! Posso esprimermi liberamente, tanto non sa leggere o meglio, lo millanta. E se sbricia parole per altri, così impara! E sa cosa penso di lui. La poesia di 蘇轼 è struggentissima, (si dice?): Allora. messere. voi e la vostra Durlindana sapete trarre meraviglie da una manciatina di niente. E di quel niente vorrei assaggiare le due versione con e senza Durlindana. Sa, è per un controllo comparativo!...notteeeeeeee lau

    RispondiElimina
  2. Ah ah laulau (che in cinese fa láoláo 劳劳 e vuol dire lavoro, fatica...)

    L'8
    la greve cifra intera del mio ventre
    peso infinito che mi porto dentro
    con le decine che a seguire dietro
    affliggono di diete in gran cimento.
    利卡多 (Lì Kǎ duō)
    Dalla raccolta "Poeti cinesi a dieta del Novecento - Se magna col Socialismo?"

    RispondiElimina
  3. Nomen omen, ma vale anche per le damigelle? Perché che anche a est est est sappiano i fatti miei e mi appippino "lavoro e fatica", non mi piace un granché. Convieni con me Li Ka duo. Ah ma c'è anche il ra da aggiungere! E' lì che cambia tutto! Ra è il Dio-Sole spesso rappresentato simbolicamente con un occhio (l'occhio di Ra). Adesso ci siamo!...notte.............lau Ra

    RispondiElimina
  4. Mhhh... peggio mi sento... Mi sa che sei straconosciuta anche ad Est, dove (anche là) le damigelle lavorano più degli uomini.
    È vero manca RA, ma da loro non è il dio del sole (se non quello dell'avvenire, che è diventato come e peggio del capitalismo) ma LA, vista l'idiosoncrasia verso le vibranti alveolari...
    Laura, quindi...
    劳拉
    Ossia: Láo lā
    Che non ha un significato complessivo, ma dice, pressappoco: lavoro (fatica) + tirare (il carro).
    Pensa, anche meglio: "Tirare la carretta con fatica".
    Ohibó, che dici, sanno già tutto di te?...

    RispondiElimina
  5. è la prima volta che scopro l'ideogramma del mio nome! Per il significato, poi...Ossignur, ma quante ne sai Ric Per fav, preparami gli sformatini per consolarmi, dài!

    RispondiElimina
  6. È solo una coincidenza, laulau, il mio primo ideogramma vuol dire pressappoco "Sting" e io di musica ci capisco solo perché distinguo un clacson da un citofono e per quanto riguarda il sesso tantrico, poi...
    Sformatini per due! Con tanta amigdala, croccante, please!

    RispondiElimina