domenica 13 maggio 2012

Torta Zingiberella

Il mio amore per la curcuma è ormai conclamato.
E non solo per tutte le qualità di cui si fregia la preziosa radice, ma anche per il suo sapore delicato, mai troppo invadente, leggermente terroso, e agrumato, come piace a me.
Sì, il suo parente prossimo, lo zenzero, è più chiassoso, piccante, capace di evocare posti lontani ma anche la tranquillità di una cucina domestica ma è, appunto, troppo. E il troppo, si sa, storpia.
Che si può fare con la gialla polvere che non sia già stato fatto?
I nostri amici indiani potrebbero dire: "लेकिन क्या आप यह सम३ाते हैं कि हम गोली मारना ?", ossia: "E che dormimo da piedi ?"
E, lo so, in fondo non si inventa mai nulla di nuovo: spesso la creatività è solo la rielaborazione in combinazioni e forme diverse di cose preesistenti, è un cambio di prospettiva, lo отстранение o straniamento, come dicono Šklovskij e  i formalisti russi.
Sai che nova c'è? Io provo a fare un tortino, piccino piccino, giusto un 14 cm di diametro, giusto per provare.



Quindi:
120 g farina
60 g   burro pomata
60 g   zucchero
1       uovo
1      arancia, il succo e la scorza grattugiata
2 cucchiaini di  curcuma in polvere
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di lievito in polvere e un pizzichino di sale
Ecco, io non sono uno molto fiscale nelle prescrizioni, ci mancherebbe, pecione come sono...
Però, credetemi, lo zenzero in polvere NON È la stessa cosa...
Procedimento della pasta morbida: lavoro a crema il burro pomata con lo zucchero, unisco l'uovo e gli aromi, stempero con il succo e incorporo la farina setacciata.
Ultimo venne il lievito...
Nello stampo imburrato e infarinato (o impanato di pangrattatato) verso il composto e lo faccio cuocere a 180° per la canonica mezz'oretta.
Per una torta di dimensioni famiglia, una 24 cm per intenderci, basterà che triplichiate le dosi.


E... com'è?... com'è?... Beh, a me questo sapore insolito mi ha incuriosito, accarezzato le papille, titillato il velupendulo (o, visto che siamo a Roma, il velo Palatino...).
Provate ad accompagnarlo con un bel tè. Vi accorgerete che il sapore lieve ma persistente della curcuma rimarrà vagante nella vostra bocca per un'oretta almeno, rendendo più sopportabile il clima opprimente della domenica pomeriggio...

Detto indiano del giorno:
È più facile proteggersi i piedi con i sandali che ricoprire di tappeti tutta la terra.

Oggi ascoltiamo:
Asha Puthli - The devil is loose

http://www.youtube.com/watch?v=Y1Teg5eA2-g&feature=related

2 commenti:

  1. Uuuuuh che acquolina! Ho la fortuna di aver assaggiato i tuoi dolci; accetti lavori su commissione? Avrei giusto il primo compleanno di una bambina da festeggiare a fine mese e credo che una delle tue delizie sarebbe l'ideale.
    Marzia Papiri

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  2. A Marzié... te possino... ma a Ninetta nun je poi dà mica la curcuma!
    Ah, ah, a parte gli scherzi, certo che accetto commissioni. Ad avercene...
    Il fatto è solo che non so se sarò a Roma per quel periodo... Poi ti dirò meglio.
    Un bacione agli angioletti e ar "parannanza".

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