martedì 11 marzo 2014

Pan'aglia

Farlo tutti i giorni magari no.
Troppo impegno, e metti che poi da piacere dovesse diventare un dovere?
Quasi come timbrare un cartellino...
No, no, non sia mai!
Però c'è di buono che se così come siamo abituati dovesse venire a noia, c'è sempre il modo per ravvivarne il sapore e provare qualcosa di diverso, di stuzzicante. Magari anche di audace...
Parlo del pane... non s'era capito?
Il pane di tutti i giorni ci vuol davvero poco a farlo, e spesso ci si adagia nella solita ricetta, quella iper-collaudata che non lascia spazio agli imprevisti o a spiacevoli sorprese.
Però qualche volta ci vuole qualche piccolo, piccolissimo cambiamento, che dia l'impressione di fare qualcosa di diverso.
Se dicono che fa bene alla mente anche solo cambiare di poco il solito tragitto giornaliero, figuriamoci quanto possa far bene cambiare i sapori.
Mica dico di stravolgerla, la vita, no, ma di modificarla quel poco che serve per sentirla sempre "al tatto".
Per non abituarsi mai.
Dovessimo imbarbarirci (e imbarbonirci) finendo i nostri giorni a mangiare tonno sott'olio direttamente dalla scatola... e senza nemmeno la forchetta, poi.
No, no, non sia mai!
Serve il pane? Bene, quale si fa?
Pane in cassetta, tipo questo alle erbe, per esempio.
Ma non abbiamo tutte le erbe, il balcone sembra essere stato vittima di una bomba ai neutroni.
Unico segno di vita è dato da qualche cespuglio secco trascinato dal vento.
Nel carrellino delle verdure invece occhieggiano diverse teste d'aglio.
Tristi, sconsolate e sole. È un crimine lasciarle così.
Meglio farci una...

Pan'aglia
500 g     farina
25 g       lievito di birra
200 ml   latte
50 g       burro pomata
2            uova
3 spicchi d'aglio fresco tritato, o due cucchiaini di quello in polvere
Un pizzico di  sale, un cucchiaino di zucchero
Se dovesse comparire per sbaglio anche qualche foglia secca di salvia... non si sa mai.

I fase)    Il lievitino
Sappiamo già cos'è, vero?
Lievito sciolto in poco liquido e farina q.b. per formare un panetto morbido.
Lo si lascia lievitare per 15 minuti, o almeno fino al raddoppio.
Se la temperatura ambiente è un po' bassa si può scaldare a bollore dell’acqua in un bricchetto e poi, a fuoco spento, vi si poggia sopra una tazza col lievitino dentro, coperta da un canovaccio.
Sembra che stia facendo l’aerosol ma, tant’è…

II fase)    Impasto
Al lievitino si aggiungono le uova - e se la ricetta ne prevede più d'una vanno messe una alla volta e fatte assorbire bene prima di unirvi la successiva - il burro reso morbido a temperatura ambiente (cosiddetto sor Pomata), la farina restante e il latte.
E dopo questa bella strapazzata via sulla teglia o, se preferiamo, anche in uno stampo da plum cake.


Far lievitare altri 20 minuti o, anche qui, fino al raddoppio.

III fase)    Cottura
E infine cuocere a 180° per 30 minuti.


Non c'è voluto molto, e per qualche giorno potremo sfoggiare un alito invidiabile che ci darà la misura esatta della solitudine su questo nostro povero mondo.
Ma vuoi mettere il sapore della novità?

Aforisma del giorno
Ogni novità, anche la felicità, spaventa.

Friedrich Schiller, La sposa di Messina, 1803

Oggi ascoltiamo
The Last Days - The Time Will Never Come Back

http://www.youtube.com/watch?v=eZT5xPM3THI

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