venerdì 21 dicembre 2012

Pane alla zucca (di Nadia Ambrogio)

Ovvero: la zucca si mette su tutto  (settima parte)


Dove siamo arrivati? Ah, ecco: al pane... e di zucca, ovviamente.
Ma quant'era grande 'sta zucca, alla fine?
Non è che di notte, quando spengo la luce e mi addormento lei, come la mia povera pasta madre (pace all'anima sua...) cresce, cresce, si gonfia e si moltiplica rischiando, ogni giorno di occupare ogni centimetro quadro della cucina?
O non è forse che quel malefico gatto mammone di Leppagorre  se ne scende di nascosto e ne sottrae qualche chilo agli amici bengalesi del negozietto di ortofrutta qui di fronte?
O non è forse che sono io il dissociato e, nonostante tutto quello che dico, non trovo pace finché non ho provato questo nuovo sapore in tutte le salse possibili?
La terza, credo... anche se questo fioco barlume di autocoscienza non servirà a salvarmi.
No, non dalla dannazione o dalla follia, ci mancherebbe.
Dall'indigestione!
Il pane alla zucca mi mancava e, visti i risultati, è stato vero un peccato non averlo provato prima ma, come si dice: meglio tardi...



Occorrono:
200 g   zucca
250 g   farina di grano duro
150 g   farina 0
100 g   farina Manitoba
250 ml acqua
25 g     lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di olio evo
sale q.b
Cuocere in padella la zucca tagliata a dadini con un pò d'olio, sale e pepe.
Schiacciarla quindi con una forchetta.
Alle farine mescolate unire il sale, lo zucchero, il lievito sciolto nell'acqua tiepida, la zucca e l'olio.
Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo, quindi lasciarlo lievitare per circa 2 ore o, almeno, fino al raddoppio del volume.
Riprendere l'impasto e lavorarlo per qualche minuto, quindi formare una pagnotta, disporla sulla teglia di cottura (che avremo spolverato di semola per non farla attaccare) e farla lievitare un'altra ora circa.
Cuocere a 180° per circa 40 minuti.



Che ci manca ancora?
Il companatico?... Quello magari no, però qualcosina frulla e rifrulla nella mente.
Zucca mia, vieni qui, che ti gratto per bene...

Aforisma del giorno
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.


Oggi ascoltiamo
Mogwai - May nothing but hapiness come through your door

http://www.youtube.com/watch?v=Gx-OTFOq0-Y&list=AL94UKMTqg-9DN4uAjOVUBOeFR8q53PH0u&index=4&feature=plcp

Nessun commento:

Posta un commento