lunedì 2 luglio 2012

Crema di fagioli e mazzancolle

Continua la rassegna di "Furore culinario".
Questo piatto nella foto di sabato non c'era, semplicemente perché non ha fatto in tempo ad arrivare in tavola...
Legumi e crostacei sono un binomio perfetto in tutte le salse: se sposiamo gamberi, gamberoni, mazzancolle, granchi e scampi con ceci, fagioli, lenticchie, fave e piselli otteniamo già 25 possibili piatti con cui sperimentare quest'interessante accostamento di terra e mare.
Ricette in cui c'è una crema di fagioli e delle mazzancolle sicuramente già circola in rete, anzi ce ne sono diverse, ma credo che l'importante qui non sia arrivare primi ma divertirsi a provare cose nuove, recuperare cose perse di vista e, ovviamente, magnarsele.
Questo piatto nasce dall'esigenza di liberare il freezer, guarda un po'...
Dove la schiaffo se no la gelatiera se vi sono carne, pane e verdure a bizzeffe?
Aprendo lo sportello mi viene incontro (letteralmente) una busta di fagioli appena sgranati e messi via datami dalla mia ex-suocera, se così si può dire...
Quale migliore occasione per togliere un altro pezzo di passato se non magnandoselo?
Capisco, con un libro la cosa si fa più difficile, ma per fortuna i libri sono quasi tutti roba che ho scelto e collezionato da me e che nessuno s'è mai messo in testa di regalarmi (il rischio dei doppioni sarebbe stato inevitabile, visto che viaggio oltre i tremila...).
Quindi:
500 g fagioli sgranati (se della ex socera meglio, se no vanno bene pure i vostri)
200 g mazzancolle (ho usato le surgelate, vanno benissimo anche quelle)
un paio di cucchiai di trito del magico tris (carota cipolla e sedano) (1)
una foglia d'alloro, olio, sale, pepe e zenzero fresco quanto basta.
In un paio di cucchiai d'olio evo (2) far soffriggere il tris, e quando la cipolla appassisce come la corolla d'una primula in un giorno d'estate tuffarvi i fagioli e farli insaporire.
Bastano due o tre minuti, poi coprire con sufficiente acqua e salare.
Coprire e far bollire per almeno trenta minuti, il tempo di farli diventare mooorbidi morbidi.
Nel frattempo far dorare uno spicchio d'aglio in due cucchiai d'olio, liberare le code dall'eventuale carapace e tuffarle nel soffritto come tante Esther Williams felici di trovarsi in piscina...
Fatele andare per due minuti al massimo, se no divemtano durette, e non va bene.
Salate, e fuori fuoco aggiungete un cucchiaino di zenzero fresco grattugiato.
Mescolate delicatamente e tornate a farvi le unghie, o a escogitare le fatidiche due colonne del Superenalotto che vi cambieranno l'esistenza.
Quando i fagioli saranno cotti scolateli e passateli al setaccio, allungando il passato (che frase suggestiva: allungare il passato... in certi casi mi piacerebbe proprio poterlo fare...) con un po' d'acqua di cottura.
Che non butterete via, vero? Veerooo? Bene, ci siamo capiti...
Unirvi una grattatina di zenzero (sempre fresco: che stamo a pettinà le bambole?) ma  non troppo per non farne prevalere il sapore: quel tanto che basta per avvertirlo... da lontano.
Ci siamo: ora in un piatto versate la crema di fagioli, prendete le code di mazzancolle ed adagiatevele sopra, bagnandole con quel cucchiaio di fondo che le accompagnava in padella.
Visto? Già sono contente così, stelle de casa...
Ma manca qualcosa: un filo d'olio evo a crudo e... passa la viola!


(1) Lo si chiama soffritto all'italiana ma voi potete chiamarlo pure King, Soldatino e D'Artagnan, in onore del film "Febbre da cavallo"...
(2) Extra Vergine d'Oliva, non lo ripeto più, eh?

Poesia romana del giorno:
Spesso, più che la stima, è la prudenza
che ce consija a fa' la riverenza.
Sovrano come er popolo sovrano
che viceversa nun commanna mai.

                                                           Trilussa

Oggi ascoltiamo:
Franco Battiato e Carmen Consoli - Tutto l'universo obbedisce all'amore

http://www.youtube.com/watch?v=Q0pH-AEtdgw

bisogna muoversi come ospiti, pieni di premure,
con delicata attenzione, per non disturbare,
ed è in certi sguardi che si vede l'infinito

Nessun commento:

Posta un commento