domenica 24 agosto 2014

Lasagne melanzane e provola affumicata

- Ora ti faccio vedere. Guarda!
- Ebbene?...
- Come, "ebbene"! Ma non vedi? Lo dice qui, nero su bianco.
- A parte che è bianco su grigio scuro (ma come gli verrà mai in mente a questi di rendere illeggibili le pagine web? diosololosa). E poi, scusa, mi fai come pora mamma? Per lei una cosa era vera solo se la riportava il telegiornale. Fosse anche l'invasione dei marziani.
- Con Orson Wells sarebbe impazzita, allora. Comunque, leggi: "Il vino rosso fa bene alle coronarie"... grazie ai tonini...
- Ai tannini, cretino.
- Sì, quelli, s'intende. Comunque fa bene. Certo, in quantità discrete, non certo come fai tu quando apri una bottiglia, che se non vedi il fondo non sei contento.
- Sì, certo, è arrivato Mister Temperanza.... Roba che se apro un pacchetto di patatine ti lecchi anche la busta!
- Sei tu che lo fai, mica io!...
- Certo, aizzato chissà da chi? La lingua è la mia ma la muovi tu, altroché! Comunque non devi credere a tutto quello che leggi, sai. Va bene che hai imparato da poco, ma così rischi di dar credito a un monte di frescacce. E in Rete, poi, dove non c'è alcun controllo, di bufale ne girano a mandrie.
- Dici?
- Dico. A parte i pareri da incompetenti di chi s'arroga il diritto di parlare di cose che non conosce.
- I cosiddetti fregnacciari...
- In italiano si dice cialtroni, semplicemente. Poi ci sono quelli che dicono intenzionalmente il falso per convenienza. Sì, lo so che per te è difficile capirlo, anima candida, ma è così.
- E va be'.
- Poi ci sono quelli che fanno gli utili idioti e ripetono a pappagallo ogni cosa che giri sui social network pur di collezionare frasi a effetto e video sensazionali.
- Una maggioranza silenziosa, a quanto pare.
- Sì, basta che una frase abbia un sentore di profonda e sensazionale saggezza, specialmente se orientale, e sei fritto: l'aforisma è servito, e senza salsa. Anzi, spesso la salsa c'è, ma è sbagliata.
- Non ti seguo...
- Si chiamano misquotation, in inglese. Sono frasi attribuite a personaggi famosi, noti per la loro sapienza, saggezza o misura di reggiseno.
- Ah...
- Solo che quelle frasi non sono mai state scritte o pronunciate dai personaggi in questione, è questo il problema.
- Ah...
- Per esempio: “Sii gentile, perché chiunque tu incontri sta combattendo una lotta più dura.”
- Bella.
- Sì, ma non è una frase né di Platone né di Filone d'Alessandria, e tantomeno di Carlo Mazzacurati buonanima. (1) Il brutto è che spesso è facile verificare, ma spesso ci vuol più tempo di quanto impieghi la fregnaccia a fare il giro del mondo.
- Oddiobbono...
- E questa qui? Leggi: " Sono sempre felice, sai perché? Perché non aspetto niente da nessuno; aspettare sempre fa male. I problemi non sono eterni, hanno sempre una soluzione, l'unica cosa che non ha rimedio é la morte. Non permettere a nessuno di insultarti, umiliarti o abbassare la tua autostima.
Le urla sono lo strumento dei codardi, di chi non ragiona.
Incontreremo sempre persone che ci considereranno colpevoli dei loro guai.
Bisogna essere forti e sollevarsi dalle cadute che ci pone la vita, per ricordarci che dopo il tunnel oscuro e pieno di solitudine, arrivano cose molto buone.
Non esiste male che non passi al bene. Per questo godi la vita perché é molto corta, per questo amala, sii felice e sempre sorridi, vivi solo intensamente per te stesso e attraverso te stesso, ricorda:
Prima di discutere...Respira
Prima di parlare...Ascolta
Prima di criticare....Esaminati
Prima di scrivere.... Pensa
Prima di ferire.... Senti
Prima di arrenderti.... Tenta
Prima di morire..... VIVI!!!
La relazione migliore non é quella con una persona perfetta, ma quella nella quale ciascun individuo impara a vivere, con i difetti dell'altro e ammirando le sue qualità.
Chi non da valore a ciò che ha, un giorno si lamenterà per averlo perso e chi fa del male un giorno riceverà ciò che si merita.
Se vuoi essere felice, rendi felice qualcuno, se desideri ricevere, dona un poco di te, circondati di brave persone e sii una di quelle.
Ricorda, a volte, quando meno te lo aspetti ci sarà chi ti farà vivere belle esperienze!
Non rovinare mai il tuo presente per un passato che non ha futuro.
Una persona forte sa come mantenere in ordine la sua vita.
Anche con le lacrime negli occhi, si aggiusta per dire con un sorriso, STO BENE".
- Questa mi piace un po' meno, sembra robaccia da fricchettone californiano.
- Però l'hanno attribuita a William Shakespeare, pensa te (2). Che non s'è sognato certo di scrivere questa atroce pappardella new-age. Nelle sue opere ne compare solo una piccola, minuta quota, dall'Enrico IV: "La vita è breve, signori!"(3)
- A me pare una cosa molto... moderna.
- Mah, più che altro è un incrocio tra i detti di Francesco d'Assisi e il monologo finale di "The Big Kahuna" (4). Ma il peggio è che la vedi rimbalzare di sito in sito con scritto in calce "W. Shakesperare"! Quindi, e questo non te lo dice né Platone né Shakesperare, ma proprio il tuo ospite in persona: non ti fidare mai subito, di primo acchito, di quel che leggi.
- ...
- Che c'è, sei rimasto male?
- Allora il vino rosso non fa bene al cuore?...
- Dove hai preso la notizia? Fa vedere... Guarda qui, su quest'altro sito c'è scritto invece che è cancerogeno, pensa te.
- E allora?
- Allora, visto che mandiamo delle sonde oltre il Sistema Solare ma non sappiamo nemmeno stabilire una volta per tutte se il vino rosso faccia bene o male, sai che si fa? Ci facciamo una lasagna. E con le melanzane, che per tanto tempo, sono state ritenute velenose (5). E ci beviamo sopra un bel bicchiere di vino rosso. Uno, però.
- Due, o non apro nemmeno la bottiglia!
- Aggiudicato...

Lasagne melanzane e provola affumicata
2 melanzane grandi   (750 g ca.)
1 provola affumicata (350 g ca.)
Una confezione di sfoglia fresca per lasagna (o anche preparata in casa) da 500 g
1 pizzico di cumino
70 g    burro
70 g    farina
800 ml    latte
Sale, pepe e parmigiano grattugiato q.b.
Il procedimento è semplice,e ricalca quanto già sappiamo della lasagna più quanto ne viene dalla melanzana.
Preparare una sfoglia da 300 g di farina e tre uova.
O, se proprio ci si sente impitoniti da questo caldo torrido si può optare per una confezione di quelle già pronte, con l'avviso di condirle con una besciamella un poco più liquida.
Mentre la pasta riposa la sua mezz'ora di sonno ristoratore preparare la besciamella, come sappiamo fare già.
E mentre la salsa raffredda si taglierà la provola a pezzettini minuti, oppure a fettine sottili. Su questo, per fortuna non v'è alcun dogma.
Le melanzane possono essere tagliate a metà e cotte in forno, oppure al microonde.
L'importante è che la polpa diventi cedevole e cremosa, da elastica e spugnosa qual è di sua natura.
Si eliminano le bucce dell'ortaggio e si passa al setaccio la polpa, aggiungendo poco sale e un pizzico di cumino in polvere che è, come sappiamo, la morte sua.
Segue la solita trafila della lasagna previa accensione del forno, a meno che non la si voglia preparare in anticipo e cuocere qualche ora dopo o il giorno seguente: fondo della teglia imburrato e leggermente bagnato di besciamella, poscia un primo strato di pasta, indi un paio di cucchiai di crema di melanzane, le fettine o i tocchetti di provola a distanza di sicurezza, un velo di besciamella e una spolverata di parmigiano grattugiato.
REPEAT (la procedura di cui sopra) UNTIL ((la teglia è colma) OR (gli ingredienti sono terminati))
Come direbbe un programmatore d'altri tempi.
Lo strato 'n coppa deve contenere - ma questo già lo sappiamo - solo besciamella e parmigiano.
Cuocere per una mezz'ora circa a 180°, fino alla formazione della graziosa e appetitosa crosticina che da sola vale un assaggio.
Oppure omettere il parmigiano, che verrà distribuito successivamente, e conservare in frigo o nel surgelatore coperta da un foglio d'alluminio, in attesa di tempi propizi.

Ah, dimenticavo: non avendo fatto in tempo a fotografare il piatto chiedo venia e m'aspetto d'esser creduto sulla fiducia.
Non spaccerò di certo foto d'altri per la MIA lasagna.
Sarebbe un misquotation, questo sì, imperdonabile!

Per farmi perdonare metto una foto scattata da me.
Che però non è una lasagna...

Tramonto a Tor Pignattara

Misquotation del giorno
Muore lentamente chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Questo è il primo verso di una poesia dal titolo ¿Quién muere? diffusasi via posta elettronica e riportata su molti siti web. La poesia viene attribuita erroneamente a Pablo Neruda, come confermano la Fundación Pablo Neruda e Stefano Passigli, presidente della Passigli editori, editore delle opere di Neruda in Italia. Lo stesso Passigli ha infatti precisato: «Chi conosce la sua poesia si accorge all'istante che quei versi banali e vagamente new-age non possono certo essere opera di uno dei più grandi poeti del Novecento». La poesia appartiene in realtà alla scrittrice e poetessa brasiliana Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961.
(fonte: lo stesso Web, spulciato a dovere, s'intende).

Oggi ascoltiamo
Björk - Possibly Maybe

https://www.youtube.com/watch?v=tE11_5Spq1I

NOTE
1) Pare che sia stata scritta da Ian Maclaren, teologo e autore scozzese del XIX secolo. Per la corretta attribuzione si veda qui.
2) In inglese gira in Rete così: "I always feel happy, you know why? Because i don't expect anything from anyone, expectations always hurt.. Life is short, so love your life, be happy.. & keep smiling. just live for yourself & before you speak,listen.
before you write, think.
before you spend, earn.
before you pray, forgive.
before you hurt, feel.
before you hate, love.
before you quit, try.
I'm always happy, you know why? Because I don't expect anything from anyone, wait always hurts.
Problems don't last forever and always have a solution.
Only thing doesn't have a solution is death.
Don't allow anyone to offend and humiliate you.
Absolutely do not get lower self-esteem.
Screams are the weapon of cowards, of those who are not right.
You will always find people who will blame you for their failure but anyone of them will have what deserve. Enjoy your life because is very short, love it deeply and always be happy and smiling, live your life intensely.
And remember:
before discussing, breathe;
before talking, listen;
before criticizing, examinate yourself;
before writing, think;
before hurting, feel;
before giving up, try;
before dying, Live".
3)  Henry IV, Part I [V, 2] "I cannot read them now. O gentlemen, the time of life is short!"
4)  Dove un personaggio fuori campo declama: "Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare! Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto, e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta!
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che t'indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Accetta alcune inalienabili verità: i prezzi aumenteranno. I politici saranno donnaioli. Anche tu diventerai vecchio. E quando lo diventerai, fantasticherai che quando eri giovane, i prezzi erano ragionevoli, i politici onesti e i bambini rispettavano gli anziani.
Rispetta gli anziani.
Non aspettarti che qualcuno possa aiutarti. Forse hai un fondo fiduciario. Forse avrai una moglie ricca. Ma non si sa mai quando uno dei due potrebbe esaurirsi.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio, per questa volta!"
Ah, guarda caso in Rete sono riusciti a misquotare anche questo, attribuendolo a Kurt Vonnegut...
Di fatto nasce da un articolo apparso nel 1997 sul "Chicago Tribune", a firma della giornalista Mary Schmich, dal titolo originale: "Wear Suncreen", ossia "Metti la crema solare".
5) Difatti "mele insane", era in origine il loro nome, visto che da acerbe contengono la famigerata solanina, che scompare con la maturazione e la cottura.

3 commenti:

  1. "Per farmi perdonare metto una foto scattata da me.Che però non è una lasagna.". Ma ne ha i colori, Ric, il violetto della melanzana, il bruciaticcio rosato della pasta e il dorato della besciamella. Tramonto sul colest??????? lol lau.

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  2. uffa! E' saltata la riga "e il marroncino della provola affumicata". scusi, pardon. lau

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    1. Sì, laulau, i colori ci sono tutti, a dire il vero, però...
      Però sul colesterolo splende sempre il sole. A larghe falde, pure.. ahimé!

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