domenica 6 aprile 2014

Torta Calla bianca con ganache al mirto

- Oddioddioddioddioddio!
- Leppagorre, che hai?
- Sto male, malissimo… Malerrimo!
- Insomma che ti prende?!
- Guarda, guarda: tutto il pelo opaco, ingrigito! E guarda gli occhi! Paiono quelli d’una cernia sul banco del pescivendolo!
- Non mi spaventare, dài!
- Male, tanto male… Ah, poverammé!
- Qui gattodemone ci cova… Ogni tanto mi dimentico che sei solo il frutto della mia mente malata.
- Ah, sì?…  
SGRAFF!
- Ahio! Ma sei scemo? M’hai quasi portato via il braccio!
- Ma no, che dici! Sarà stata la tua mente malata a immaginarselo…
- Ma insomma, si può sapere che c’è che non ti sconfinfera?
- Dolce, ho bisogno di dolce!
- Tu sei scemo! Tutta ‘sta messinscena per chiedermi del dolce? E la mente malata sarebbe la mia?
- Ti prego poco poco… Poco pocherrimo!
- No!
- Ah no? Tiè!
SDONK!
- Ma che fai? Quello fa male! Maledetto, prendi qui!
- Sgnaragnao!
- No! Quello no! Si rompe!
SCRASH!
- Guarda che hai fatto, ora ti faccio vedere io! Prendi questo!
- Miouuu!
SGRAFF!
- Ahia!… Ah, così? Tieni!
- Miuuuauuu!…
SGRAFF!
- Moriammazzato, guarda che m’hai fatto! Ora ti faccio vedere io!
FFFT! FFFT!
- Argh! Ah, nooo! Non vale! La sambuca non vale!
- I graffi sì, invece, eh?
- Uh, uh… pace?
- N… Vabbè, va… pace… Se solo… capissi…
- Sei tu che non mi capisci. E non mi vuoi bene!
- No, sei tu che non me ne vuoi, egoista d’un gattodemone!
- Eh, me ne volessi te il bene che ti voglio io!
- Se, lallero!
- Ma almeno una volta potremmo farlo, un dolcino, no?…
- Piccolo.
- Piccinissimo! Pi..
- Piccinerrimo, ho capito, ho capito!

Insomma, sembravamo Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi nell’episodio “Hostaria!” di quel capolavoro della Commedia all’italiana che è “I nuovi mostri”, del 1977.

Sporchi, graffiati, malconci.
E inseparabili...
Ma qualche volta ha ragione anche lui, solo che mi costa accondiscendere, perché spesso sembra che mi muova solo grazie a qualche filo sottile tenuto ben stretto da quest’abile burattinaio.
E daje la calla (1) ogni tanto sì, ma sempre no. Proprio no.
Insomma una torta al volo, vediamo...
E se provassi a fare la Calla, ma senza cacao?
Magari farcita con una ganache al cioccolato e mirto? Mh…


Torta Calla bianca con ganache al mirto
Per la base
200 g    farina
200 g    zucchero 
100 g    burro
2           uova
125 ml  latte
1 bustina di vaniglina e 2 cucchiaini di lievito vanigliato
Solito procedimento delle paste montate al burro: lavorare a lungo il burro (lasciato ammorbidire a temperatura ambiente) con lo zucchero e la vaniglina finché non diventa una crema soffice.
Aggiungere, una alla volta, le uova, amalgamandole bene al composto prima di aggiungere il successivo.
Unire i secchi, cioè la farina e il lievito ben setacciati, alternandoli con il latte.
Versare in uno stampo da 20 cm e cuocere a 170° per almeno 40 minuti.
La torta si può preparare anche il giorno prima, così avrà tutto il tempo, freddandosi, di stabilizzarsi.
Una volta fredda livellarne la superficie e tagliarla in tre strati.

Per la farcia
Ganache al mirto

Solitamennte la crema ganache da farcitura richiede un ugual dose di panna liquida e di cioccolato.
100 g     cioccolato fondente a pezzetti
100 ml   panna liquida
50 ml     liquore al mirto
Scaldare la panna e il liquore fin quasi ad arrivare alla bollitura.
Quindi, fuori fuoco, unire il cioccolato a pezzetti mescolando con una frusta per amalgamare il tutto.
Una volta raffreddata la ganache assume una consistenza più solida e la si potrà rilavorare, spalmare in uno strato di torta o distribuirla con la sac à poche.
O anche montare con la frusta per farle assumere una consistenza più leggera.
La consistenza, certo.


Non volendo esagerare ho preparato sotanto la ganache necessaria alla farcitura.
Avrei potuto far doppia dose e montare quella da farcitura, lasciando cremosa la rimanente, per glassare la superficie della torta.

- Certo che almeno una glassatina avresti anche potuto dargliela, eh! Guarda te, quant'è triste...
- Zitto, mostro!
- Ma, tiè! Sembra scappata di casa!
- Se insisti te la metto per cappello.
- Ti voglio bene.
- Io no.
RON RON RON...
- Ruffiano!
Torpigna Gothic, Anonimo - Museo delle Arti Casiline, Roma

Detto romano del giorno
L'amore nun è bello si nun è litigherello


Oggi ascoltiamo
Mina e Adriano Celentano - La coppia piu' bella del mondo

https://www.youtube.com/watch?v=su5UXFG6fbI

NOTE
1) Dà la calla a quarcuno – Assecondare qualcuno, concederli la ragione con l’intento di rabbonirlo.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. bbona davvero.
      certe volte basta davvero poco per sedare i propri demoni interiori...

      Elimina
    2. ma lassalo vivere quel povero Leppa

      Elimina
    3. A vivere vive, il problema è che magna come una assassino, lo possino acciaccà

      Elimina