giovedì 28 novembre 2013

Fonduta al cumino

Finalmente è arrivato un bel freddino quasi invernale, quello che secca la bocca e ammassa il fiato, quello che fa raggomitolare in uno strato di lana e fa desiderare cibi caldi e sostanziosi.
Non che qui ci manchi la faccia di farci un bel brodo caldo anche a luglio, eh?
D'altronde vengo da cotanto padre, quindi, non mi spaventa scombinare la stagionalità dei cibi a mio capriccio.
Intanto con Babà ci siamo attrezzati al meglio per goderci l'aria corroborante di questo fine novembre...

Esagero, come al solito mio?
Ma no! Anzi, stavolta poi una bella fonduta ci sta tutta, e al diavolo i grassi! 

Fonduta al cumino
(per due... seee...)
200 g fontina
20 g   burro
2        tuorli
1/2 bicchiere di latte
1 cucchiaino di cumino in semi
La fontina va lasciata riprendere a temperatura ambiente, quindi si taglia a dadini e la si lascia immersa nel latte per almeno due ore, e meglio ancora sei...
La si trasferisce poi in una casseruola, meglio se d'acciaio a fondo spesso, e vi si aggiungono il latte, il burro e i semi di cumino.
Si fa quindi sciogliere a fuoco basso il formaggio, mescolando spesso.
Appena la fontina si sarà sciolta del tutto aggiungere i tuorlie mescolare bene fino a competo assorbimento.
Deve risultare una crema corposa e morbida.
Volendo si può anche preparare a bagnomaria, e la cosa impedirà che inavvertitamente il calore troppo alto faccia raggrumare la crema.
Appena pronta spoverarla con del pepe nero e portarsela - ops... che lapsus! volevo dire: "servirla" -  accompagnata da fettine di pane tostate, magari del pane al cumino.
L'ideale sarebbe nell'apposita pentola di ghisa che trattiene il calore e lascia cremoso il formaggio, che altrimenti tenderebbe a ricoagularsi.
Ma per ovviare a questo inconveniente basta tuffarcisi dentro con i crostini tra le dita come Esther Williams e non dargli proprio il tempo fisico di tornare allo stato solido...  


Scritta sui muri del giorno


 










 
Oggi ascoltiamo
Paolo Fresu & Uri Caine - Lascia ch'io pianga
http://www.youtube.com/watch?v=pQ3yAkJlNSs

7 commenti:

  1. va babà a spasso nella steppa/ col colbacco e con lo chef/ Ma c'è a casa la fonduta che aspetta/ dài babà che freddo fa...Pessima con le rime, ma professionale come assaggiatrice o tuffatrice. A scelta. Aahhhhhhhhhhh se rode...

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  2. @Amà
    Come direbbe la Sora Flora di Anna Marchesini: "Taaanto caruuucci!!!"
    Babà ha anche lo sguardo da fotomodella russa: occhi grandi e glaciali. Brrr!

    @Lau
    Come sottofondo infatti ci voleva un kasaciof! Grazie zia lau.
    Per immergersi adeguatamente nella fonduta al cumino come la pora Esther Williams ci si deve prima docciare, poi impanare con pangrattato e cumino e giù! Un bel tuffo a bocca aperta e via.

    @tutt'e due
    "Rode come una coperta di pulci" direbbe Babà.
    Ma era geniale, e la volevo condividere. Mi sa che condividerò anche le altre, fotografate in giro per Roma.
    Pasquino è morto e sepolto ma la gente scrive lo stesso.
    ooorvuaaar!

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  3. A bocca aperta. Certo! Ma panatura e incuminatura, perché? Meglio...nature!

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  4. Oh, lau, ma che guastafeste! Ma per far un po' di scemografia, no?
    Pensa, uscirne fuori come quel figone del Mostro della Laguna Nera, con gli occhi appallati e le squame di panfontina croccantine.
    Irresistibile!
    O no?...

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