venerdì 22 novembre 2013

Era un’oasi, ipotesi e giaciglio,
ma anche picco, oceano e sentiero;
era scoperta condivisa e al buio
il diluirsi nella tenerezza.
Era passaggio in altre dimensioni
ove scorgevo, persi, i miei tesori,
epifania di sé a se stesso e all’altro
e l’eco che fa due e mille, le voci.
Ecco cos’era e c’è: una stanza vuota,
buia dei nostri sguardi nell’amore.
Nulla che valga v’è rimasto dentro:
che ne farò, allora, dei miei versi,
di quello che di te, pazientemente,
un giorno dopo l’altro conservavo?
Nulla che valga ancora, adesso o poi,
nulla che ci salvava s’è salvato.
Perché ogni volta che un amore muore
sperimentiamo l’ultimo travaglio.


Bobo Rondelli - Per amarti 
http://www.youtube.com/watch?v=HbETRDmYd4s

2 commenti:

  1. seiequarantanove?????????????????????? Già o ancora? Sveglio intendo. E mi piace il caleidoscopio con tutte le sue luci che proteggono la panchina, che aspetta di accogliere nuovi ospiti.ciao

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  2. Ancora, laulau, ancora...
    Bello questo quadro, vero? I dipinti di Leonid Afremov mi piacciono proprio per le stesse ragioni per cui a molti possono apparire insopportabili. Un'accozzaglia naif di colori, anche un po' cafona, magari, ma che a me evoca davvero un caleidoscopio di emozioni.
    Che bello il tuo ottimismo! Grazie. Davvero.

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