martedì 19 marzo 2013

Minestra di riso flavonata

- Sì, col cavolo!
- Ma insomma, Leppagorre, che ti piglia? Hai di nuovo perso a tresette con Behemot?
- No, dico: la minestra... è quella col cavolo rosso, no?
- Ah sì, certo, quel bel cavolo rosso che abbiamo preso, tagliato a listarelle e lessato in acqua salata.
- Quello che aveva quell'acqua di cottura blu-violacea così buona?
- S-sì. No, non dirmelo! Non dirmi che te la sei bevuta!
- No, no! Solo un po'! Per sentire com'era... E non fare quella faccia!
- Un po'?... E l'altro po' dov'è andato a finire? Oh, ma che domande faccio? Tu non muovi una paglia e non puoi mangiare nulla se non c'è nessuno che agisca per te. Sei solo il solito bugiardo, come tutti i demoni. Che puoi averci fatto mai? Che c'è?
- Prometti di non chiudermi nello  sgabuzzino?
- Non prometto nulla, soprattutto a uno buciardo come te! Insomma?
- Posso donarti un fiore per fare pace?
- Guarda che non attacca con me. E non ci provare a battermi i pezzi, che non mi fidanzo con un demone felino!
- Tieni...

- Ci hai colorato i garofani! Però! Che bravo...
- Pace fatta?
- Mica tanto. Adesso mi serve altra acqua blu-viola.
- E quindi?
- Quindi, io scendo dal fruttivendolo. E tu entri nello sgabuzzino. Fila!


Per una minestra di riso e cavolo ci serve (lo so, sembra una trautologia) un cavolo rosso lessato in abbondante acqua poco salata.
Poi riso: 80 g a persona, più o meno.
- C..nto! H... fa...e!
- Zitto, che già hai fatto danno, per oggi.
Soffriggere mezza cipolla media in un paio di cucchiai di olio evo.A fuoco bassissimo, sennó....
- È a..ara!
- Vabbene, su, esci fuori.
Quindi unire il riso, farlo insaporire per pochissimo nell'olio cipollato e aggiungere l'acqua di cottura del cavolo, circa una tazza, tanto per cominciare.
Controllare sempre il tempo di cottura consigliato sulla confezione del riso.
- Perché, scuoce?
- Più che altro perché a metà cottura bisogna aggiungere il cavolo rosso e farlo andare d'amore e d'accordo col riso. Ed è anche il momento di aggiustare di sale.
A cottura ultimata un filo d'olio evo e via, senza tante storie.


Stornelli romani del giorno
Fiore de viola
nun famme l'occhi dorci, nun attacca
So già che de sicuro c'è la sòla (1)
fiore de viola

Fior de giacinto
te credi che de 'n fiore m'accontento
Lo vedi pure da te che è 'n fiore finto
fior de giacinto

Fior de giardino
nun fa l'occhioni, che nun me te compri
e rientra dentro quello sgabbuzzino
fior de giardino

Oggi ascoltiamo
Prince - Purple Rain

http://www.youtube.com/watch?v=aYOLEF-N3oQ

NOTE
1) Sòla, ovvero fregatura, imbroglio, inganno, oppure oggetto difettoso o inadeguato: dare, fare una sola a uno; prendere una sola; questo vestito è una sola.

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