martedì 3 dicembre 2013

Mele... cotte?!


Ecco, prima o poi doveva succedere, tra le tante baggianate che ho scritto qui sopra, dover arrivare a questo.
A mia discolpa c'è da dire che non ho mai preteso che le cose suggerite nei vari post fossero quelle "meravigliose squisitezze dello chef". Erano cose che m'era piaciuto fare, alcune semplici, altre complicate, ma sempre con divertimento e necessaria (e mai sufficiente) fantasia.
Finora.
Tutta questa premessa infatti è solo per esorcizzare il disappunto che m'attireranno queste poche righe.
Ma come, dopo timballi non dico gattopardeschi ma poco ci manca, torte iperglassate con belle statuine e paste condite con tutto ciò che è commestibile, con cosa si presenta questo qui?
Con le mele cotte...
Ma si può? Miserrimo!
Ecco, me lo son detto da solo, così risparmio tempo e fatica.

C'è anche da dire che:
uno: a me le mele cotte piacciono (1), e anche molto, specie se belle fresche di frigo;
due: qui mica le lessiamo e via, eh? Ah, 'mbe'! Nun stamo mica a frigge coll'acqua, sora Nena;
tre: un blog è un quaderno di viaggio, un diario e una raccolta pubblica ma personale dove, per sua natura, trovano posto cose alte (il brasato al barolo) e cose basse (le mele cotte, appunto). Credo che la coesistenza di vari livelli (di stile e contenuti) sia sempre, in generale, una ricchezza.
Quindi, oggi, mele cotte.
Alle spezie, però.

Quindi:
Un chilo di mele, della qualità a piacere, ma meglio quelle che restano un po' sode in cottura, come le fuji, profumatissime, o le renette, asprigne.
due limoni
50 g zucchero
2 cucchiai colmi di miele (anche qui, a piacere)
due cucchiaini di cannella in polvere (o una stecca)
tre chiodi di garofano (e non di più)
un cucchiaino di zenzero in polvere, o magari grattugiato fresco
quattro semi di cardamomo
Se lo si preferisce anche una manciata di uvetta sultanina, ma è solo un capriccetto ininfluente.
In una pentola bella capace versare il succo e la scorsa grattugiata dei due limoni.
Volendo si può anche aggiungere anche un'arancia, trattata allo stesso modo.
Allungare con dell'acqua, quanto basta per contenere le mele appena sbucciate e non farle annerire.
Sbucciare e privare del torsolo le mele, tagliarle a metà e immergerle subito nell'acqua acidula.
Aggiungere le spezie, lo zucchero, il miele e portare a bollore.
Appena l'sale il bollore spegnere e lasciar raffreddare le mele nella loro acqua di cottura.
Una volta freddate, si possono mettere in un recipiente a chiusura assieme al succo, filtrato dalla posa delle spezie.
Tenere in frigo.

Si mantengono per diversi giorni e sono deliziose così, belle fresche, da sole o accompagnate con dello yogurt bianco.
No, eh?...

Detto romano del giorno
Chi carezze te fà o te l'ha fatta o te l'ha da fà.

Chi carezze ti fa o te l'ha fatta o te la sta per fare.

Oggi ascoltiamo
Barbra Streisand - The Shadow Of Your Smile

http://www.youtube.com/watch?v=PzmYX1E7omo

NOTE
1) Amo smodatamente la dislocazione a sinistra (in tutti i sensi, se possibile...)
I puristi e i talebani della lingua (sì, esistono anche questi, ahimé! e ci mancavano solo loro...) la vedono come un vampiro vede la treccia d'aglio, essendo una contaminazione del parlato che il poro Bembo non avrebbe accettato di sicuro.
Io la trovo invece una forma sintattica ricca ed espressiva, che rende più vive certe frasi che altrimenti sembrerebbero "ingessate".
Ne tesse l'elogio anche il linguista Andrea De Benedetti nel suo gustosissimo "Val più la pratica",  Laterza, 2009.

5 commenti:

  1. Amo smodatamente la dislocazione a sinistra, dici, amico chef. E io con te, mele cotte comprese. Spesso con la buccia sforacchiata come dopo un pomeriggio di allenamento di Guglielmo Tell, riempio l'ex torsolo con marmellata di arancia e mandorle a pezzetti e le tuffo subito in mw. 6 minuti.Ci trovo anche lo sciroppo. Buone calde, tiepide, fredde. Buone con gelato o con il greco. Buone sempre anche da soli. B(uona) g(iornata) insomma quel che resta...

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  2. @laulau
    È vero, le mele sono bone sempre e comunque. Con l'anima di marmellata, poi...
    Qui diciamo "anche in testa a un tignoso".
    Sarà forse quel poveraccio del figlio del sor Tell? Chissà...

    @Amà
    Diavola tentatora! Lo sai che potrebbe succedere, vero?
    Che nell'aprire il vino mi faccia prendere da un attacco di Sindrome di Superciuck e me lo scoli all'istante, dimenticandomi delle mele.
    Non lo faccio solo per questioni di fegato. Sai, ho finito le cipolle e non saprei come cucinarmelo... ;-)

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  3. ma il brulè di mele è analcolico: succo di mele al 100%
    cannella
    chiodi di garofano da lasciare in ammollo almeno qualche ora
    microonde x 2 minuti
    ci tuffi una fetta di mela
    et voilà

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    Risposte
    1. Oddio(sifapperdire), hai ragione.
      Ma che mi dice quel solitario neurone?...
      Lo provo, amo le mele speziate!
      Grazie cara

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