Ognuno ha, come per i sughi (ah, la babele balcanica del pesto...), il ciambellone da colazione e/o merenda e la torta di mele (mele solo a pezzi in mezzo? o solo sopra, a fette? o tutti e due?) la "sua" ricetta, che a fatica abbandona per arrischiarsi a provare nuovi sapori.
Lo si fa solo se qualche volta la curiosità vince (a fatica) la consuetudine.
Si sa, spesso la zavorra della memoria non si fa posare a terra con facilità.
Deve esistere, insomma, come l'album dei ricordi e il lessico familiare, anche il ricettario di famiglia.
Magari non è scritto, e lo si tramanda a memoria (d'altronde la stragrande maggioranza di noi è stata analfabeta fino a sessant'anni fa...) con tutte le inevitabili sviste e le modifiche del caso, come succede spesso nella tradizione orale (o anche quella scritta, visto che i monaci amanuensi prendevano spesso vere e proprie cantonate...)
Chi come me non ha un ricettario della memoria (visto che mamma eccelleva in tutt'altro che nella cucina, bella mia!...) è allora costretto a provare e riprovare, a trovare la "sua" ricetta per quella serie di piatti più o meno quotidiani che formano la "sua" cultura alimentare.
Ciò però vuol anche dire che se si trova una ricetta che si confà ai propri gusti personali ci si sente meno legati a quei dogmi "ancestrali-alimentari" che possono frenare l'iniziativa.
Almeno in cucina...
Di involtini esistono milioni di versioni, si sa, più o meno ricchi per quantità e qualità degli ingredienti, più o meno veloci nell'esecuzione.
Gli involtini di mamma, tanto per dire, erano semplici fette di girello con un cucchiaio di parmigiano grattugiato all'interno, chiusi con lo stecchino e via, a rosolare per un'oretta...
Eppure, anche quei sapori semplici mi vengono spesso alla mente, quando cucino.
Oggi proviamo, tanto provare non costa niente, e niente diventa poi così immangiabile da dover essere lanciato nella pattumiera.
Di questi tempi, poi...
Per i nostri neo-involtini occorrono:
300 g manzo (1), o 3 fette grandi oppure 6 fettine piccole.
200 g ricotta
50 g noci tritate
mezza catota grattugiata
sale, pepe q.b
A seconda dei gusti si possono aggiungere aggiungere anche altre spezie; io sono nel periodo "una punta di coriandolo in polvere e una di cumino, anch'esso in polvere".
(1) Ecco, quando dico manzo non intendo ovviamente questo qui:
Di questo potrete farne certo ben altri usi, molto più proficui di un banale involtino...
I tagli adatti per gli involtini sono solitamente la noce, la rosa, la fetta di mezzo, il girello e il controfiletto.
Scegliete quello che trovate di vostro gusto e che sia gradito anche al vostro portafogli...
In alternativa si può usare del petto di pollo o di tacchino a fette, che batterete (no, non al muro, anche se vi verrà voglia di farlo...) per assottigliarlo in modo uniforme.
Gli amici siciliani possono anche aggiugere un cucchiaio di uvetta sultanina e qualche cappero sminuzzato.
E qualche pinolino tostato sul padellino per due minutini piccini piccini, no?
E che d'è! Qui diventa un baillamme, un bazar, una bolgia, una cacofonia di gusti!
Cerchiamo anche di non accumulare troppo, di non strafare.
Magari se ne possono preparare con ripieni diversi e, che so, proporre un "trittico di involtini".
Unico ingrediente irrinunciabile: la fantasia.
Come accompagnamento una semplice insalatina, smilza e striminzita, o anche una bella cipollona rossa stufata, quindi fatta a fettine e messa ad appassire in padella, col coperchio, per pochi minuti, oppure davanti a voi che le raccontate quant'è stato carogna, tirchio e insensibile il vostro ex-fidanzato.
Altro che Manzo...
Aforisma del giorno
È più facile essere amante che marito, per la ragione che è più
difficile avere dello spirito tutti i giorni che dire cose carine di
tanto in tanto.
Honoré de Balzac
Oggi ascoltiamo
Madredeus - Haja de houver
http://www.youtube.com/watch?v=4z1l3Mop0_A
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