Fior de patata
volevi tanto fa l'innamorata
ma er giorno dopo già te n'eri annata
Quest'anno ho deciso: niente aglio a chili, niente sarcasmo, e neppure quel solito acidume da vecchia zitella acida.
Tanto san Valentino non lo sopportavo nemmeno quando stavo in coppia, figuriamoci adesso...
E poi di sòle, in tutti i sensi, nella vita se ne prendono a sufficienza da farci infine alzar le spalle.
E alla fine cosa resta?
Che il grande amore della mia vita, quello per cui ogni mattina preparo una bella colazioncina come questa:
(spremuta, kefir, caffè, dolce e... sì, lecitina di soia)
Si sa, nella vita ci si trova e ci si innamora.
E qualche volta, pure, ci si perde. Succede.
Solo che magari ogni volta ci si stanca sempre di più.
Fino a quando?
Sono soltanto i pezzi di quel che sono stato,
e addosso mi piovono troppe lacrime amare;
sono lontano da casa, e ho affrontato tutto da solo, per troppo tempo.
È come se nessuno m’avesse detto mai
cosa vuol dire davvero crescere e che lotta sarebbe stata,
e nel groviglio dell’anima cerco di capire dov’è che ho sbagliato.
Troppo amore uccide, se non decidi mai
tra un amante e l’amore che ti lasci dietro;
vai a capofitto nel baratro senza nemmeno accorgertene: troppo amore uccide, ogni volta.
Sono soltanto l’ombra di quel che sono stato
e sembra che non vi sia nessuna via d’uscita,
una volta ti davo il sole, oggi non faccio altro che intristirti.
Ma se tu fossi al posto mio? Vedi che è impossibile scegliere?
È inutile trovarvi un senso, e comunque mi muova sarò perduto.
Troppo amore uccide, come pure non averne affatto;
ti prosciugherà le forze, ti farà implorare, strillare, e strisciare,
impazzirai dal dolore, vittima del tuo crimine: troppo amore uccide, ogni volta
Troppo amore uccide, e farà della tua vita una menzogna,
troppo amore uccide, e non capirai perché.
Daresti la vita, venderesti l’anima, ma ogni volta è così: troppo amore uccide, alla fine.
Qui ci vuole qualcosa di tenero, dolce, che non smentisce e non tradisce.
Il cibo, certo. Cos'altro?...
Brioscine con patate
600 g farina
450 g patate
150 ml latte o yogurt
3 uova
12 g lievito di birra
100 g burro
100 g zucchero
scorza grattugiata di un limone e di mezza arancia
un pizzico di sale
Fase 1) - Lievitino
Lasciare a temperatura ambiente le uova e il burro.
Impastare velocemente mezzo bicchiere di latte con farina sufficiente a forare una pastella sostenuta, e lasciare il tutto a lievitare al coperto per circa 30 minuti, o almeno fino al raddoppio.
Nel frattempo lessare le patate, quindi pelarle e schiacciarle.
Si possono anche mettere nello schiacciapatate con tutta la buccia ed evitare così la seccatura di stare a pelarle scottandosi le dita e bestemmiando san Valentino, al quale se ne sono ne ho già dette abbastanza.
Farle raffreddare bene prima di procede con la lavorazione.
Fase 2) - Impasto
Unire in una ciotola gli altri ingredienti al lievitino: le patate, le uova (una alla volta), lo zucchero, il latte (o lo yogurt, ma anche il kefir, se si ha a disposizione), quindi le zeste degli agrumi e, a mano a mano, la farina. Ultimo il burro a pezzetti.
Lavorare con forza fin quando l'impasto inizia a staccarsi dalle pareti del recipiente.
Rovesciare quindi sulla spianatoia e lavorare bene fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo.
Evitare di aggiungere troppa farina in più: è preferibile lavorare l'impasto come quello del panettone, infarinandolo solo lo stretto necessario. Se ne guadagnerà in sofficità.
Mettere a lievitare nella ciotola, coperto e al riparo dalle correnti d'aria, per un circa paio d'ore, o almeno fino al raddoppio del volume.
Fase 3) - Lavorazione
Qui ci si può sbizzarrire: palle, trecce, ciambelle, e ogni cosa che passi per la mente.
L'unico accorgimento è: non strapazzare troppo l'impasto, non sfibrare la maglia glutinica stendendolo sottile col matterello o torcendolo troppo in forme astruse.
Per delle brioscine tonde si prende una palla di impasto e se ne portano il lembi verso il centro, come per ammassarla, aiutandosi con le mani unte.
Questa è la famosa "piega del secondo tipo", che serra l'impasto e spinge a forza il glutine.
Infatti la brioscia cresce a sfera che è una bellezza:
Ah, quella "del primo tipo" è la invece una piegatura "a libretto", molto usata in panificazione, mentre quella "del terzo tipo" è l'incontro con il glutine alieno, che provoca arrossamenti e stati confusionali.
Come l'amore, sì.
Fase 4) - Cottura
Infornare in forno caldo, i nostri classici 180°, per circa 15 minuti.
Quindi sfornare le brioscine, e se si vogliono lucidare si possono spennellare con uno sciroppo di acqua e zucchero lasciato bollire qualche minuto (il tempo di per farlo addensare) e far asciugare un paio di minuti in forno.
Oppure, più semplicemente, passare un velo leggero di sciroppo d'acqua e zucchero a velo.
Per presentarle con qualcosa che ricordi la passione si può preparare una salsa ai lamponi.
Frullarne un cestino e unirlo a uno sciroppo d'acqua e zucchero fatto bollire pochi minuti, quel tanto che basta per sciogliere lo zucchero.
Far bollire il tutto per cinque minuti.
Oppure una crema all'alchermes, sulla falsariga del mirtiglione o della crema alla lavanda:
1 tuorlo
25 g zucchero
10 g farina
50 ml alchermes
Lavorare il tuorlo con lo zucchero, aggiungere la farina e poi, a poco a poco, facendolo assorbire bene, il liquore. Cuocere a fuoco basso, meglio ancora a bagno maria, girando e rigirando sempre, sino a far addensare la crema.
Non è un amore?
Inquietante, intendo...
Aforismi del giorno
Non sappiamo per quale motivo amiamo. L’amore non sa né leggere né scrivere, è ignorante.
Ferzan Özpetek
Nella vita non c’è niente di più importante dell’amore.
la madre di Ferzan
Un uomo che non riesce a far volare un aquilone, non riesce a far felice una donna.
la zia di Ferzan, Betul
Oggi ascoltiamo
Freddie Mercury - Too Much Love Will Kill You
http://www.youtube.com/watch?v=A6umJkuKNtc&feature=related
dimanda ma sto amore in giusta dose nè troppo nè troppo poco come il lievito in una torta, come il burro in un frollino, come il sale nella pasta, nun se po' proprio ave' ?
RispondiEliminaAmà... è più facile fà er panetone che trovà la ricetta giusta con le dosi precise dell'amore.
EliminaCe lo dobbiamo tenere com'è: bello e terribile, consolante e incostante, appagante e imperfetto.
E, come tutti noi, effimero, precario e provvisorio.
Però vale sempre la pena, comunque. Nonostante tutto.
Se non ci fingessimo di crederci che senso avrebbe tutto questo?
Nun se pò avé, no, però ce dovemo provà.
E nun stancasse mai.
Mai sopportata la festa di San Valentino, la trovo così squalificante per l'Amore... Le tue brioscine invece ti qualificano eccome!!
RispondiEliminaGrazie Cri,
Eliminaqueste brioscine sono proprio come l'Amore: bone, dolci, teneri, e... effimere!
Scherzo, eh? C'è sempre, da qualche parte, qualcuno che ci aspetta DAVVERO.
Il problema è che spesso si trova minimo in Nuova Zelanda, o giù di lì...
Teniamo sempre la porta aperta, sempre.
E intanto mangiamoci qualcosa di buono.
Senza esagerare!... (lo dico a me, mannaggia!)