Ognuno di noi fa delle scelte o degli sbagli, a volte irrimediabili, dolorosi, fatali.
Del tipo raccontare del blog alla Dottora che, col foglio delle analisi in mano mi guarda in faccia sorridendo come a dire: "A Riccà... magni troppo, tesò!"
Quando vedrà quello che cucino mi urlerà addosso come una frustata o uno schiaffone un : "Maskarpone, kaputt!"
D'altronde...
Quando chiedevo alla povera mamma: "Come stai, mà?" Lei mi rispondeva con il gergo ormai abusato da troppi comici e libri dedicati agli stupidari: "Bene, ciò solo i tricicli arti...."
Al che veniva da risponderle: "E tu non ci salire, no?"... Bella mia...
Ecco, quando non si hanno tricicli alti ma stormi di tricicli, mandrie di tricicli, nugoli di tricicli, invasioni di tricicli mannari...
Bisogna limitare gli zuccheri. Non c'è verso.
Ecco perché, per dare un benvenuto a questo tardivo autunno e un arrivederci, anzi un "arrive-dolci" ai glucidi ho fatto un:
Tiramunpò d'autunno alle castagne
Toc, toc.
Chi è?
È di nuovo l'Autunno.
E che vuole l'Autunno?
Il fresco della tua tempia.
Non voglio dartelo.
E io voglio rubartelo.
Toc, toc.
Chi è?
È di nuovo l'Autunno.
Federico Garcia Lorca, Canzone, 1933
Le dosi sono indicativamente per 4 persone normali, oppure per me, il demone indemoniato e l'assaggiatore di turno...
Sì, lo so. dalla foto non sembra una quattroporzioni, ma di sicuro è colpa della fotocamera digitale che falsa le dimensioni...
Lessare 500 g castagne in acqua leggermente salata, incidendone la buccia esterna legnosa.
Ci vorranno circa 50 minuti, oppure la metà con la pentola a pressione oppure, udite udite, ho provato a cuocerle al microonde e devo dire che il sistema funziona egregiamente; basta lavarle, inciderle (sennó diventano proiettili mortali...) metterle in una terrina, coprirla con della pellicola adatta al micro che andrà bucherellata con uno stuzzicadenti, poscia farle andare alla massima temperatura per 3 minuti, girarle, darle un altra botta da 3 minuti, girarle ancora una volta (basta scuotere la terrina, eh?...) e, infine, un'ultima passata da 3 minuti. E cotte al microonde si sbucciano anche meglio!
Una volta cotte, pelatele e schiacciatele.
Non avete lo schiacciacastagne? Poco male, usate uno schiacciapatate.
Nemmeno quello? Usate una forchetta.
Nemmeno quella? Aho! E allora.... usate una roccia di selce piatta con cui pesterete violentemente le vostre castagne lessate, al riparo nel vostro boschetto di cicadee mentre gli pterodattili lanceranno in volo i loro striduli richiami...
Per la farcia:
400 g ricotta (che è il latticino più leggero, ma se potete usate pure il mascarpone. Non avrete anche voi i tricicli alti, no?)
40 g zucchero
1 bustina di vaniglina
2 albumi monati a neve (sì, lo so, con la panna sarebbe stata un'altra cosa ma, sigh, che devo fà?)
50 g noci tritate non troppo finemente
1 cucchiaio colmo di crema di marroni (circa 50 g, ma è opzionale)
50 g cioccolato a pezzetti (sarebbe opzionale ma...)
250 g savoiardi (una trentina, circa)
Lavorare la ricotta assieme allo zucchero.
No! Non con la selce piatta! Con quella a punta!... Bene.
Ora aggiungere le castagne di cui sopra, la vaniglina,il cioccolato a pezzetti e, se il composto risultasse troppo consistente, un cucchiaio di latte.
Unire gli abumi a neve, incorporandoli con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarli.
Per la bagna:
250 ml latte
1 cucchiaio e mezzo di cacao
2 cucchiai di amaretto (o altro liquore a piacere)
1 cucchiaio di zucchero
Far sciogliere bene il cacao nel latte caldo, quindi fate freddare fino all'utilizzo.
Il procedimento è il solito di un tiramisù, ma questo non è un tiramisù (ho evitato a bella posta il mascarpone, e il caffé, che mi farebbe innervosire del fatto che non ho usato il mascarpone...) quindi:
Bagnare i biscotti nel latte e cacao, disporli in una terrina (o in una pirofila, fate voi)
Stendere un primo strato di farcia, poi continuare con un altro strato di biscotti bagnati e, infine, la rimanente farcia.
Spolverare con le noci tritate e guarnire con delle foglie di cioccolato plastico (è o non è autunno?...)
oppure con delle scagliette di cioccolato oppure con dei ricci di castagno dagli aculei accuminati.
No, fermi! Scherzo! UeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeeeUeee
Troppo tardi... Addio!
Detto romano del giorno
Omo de panza omo de sostanza
Alla faccia dei tricicli, tiè!
Oggi ascoltiamo
Jevetta Steele - Calling you
http://www.youtube.com/watch?v=PFs0s4OR4zY
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