martedì 9 ottobre 2012
Torta Passacaglia
Autunno, tempo di primi freddi, d'una natura che s'avvicina a un imbiondito tramonto verso il sonno invernale, tempo di prime arance, di pompelmi, castagne e, ovviamente di cachi.
Un frutto davvero particolare, tenero quasi da esser liquido, dolcissimo, appeso come una goccia di sole su rami ormai spogli come un ultimo dono, una buonanotte al mondo a cui non si può non rispondere...
Autunno, tempo di Passacaglia.
Tra poco uscirà il nuovo lavoro di Franco Battiato e in rete già è presente, come anteprima un video divertente dove Betty Wrong ce lo canticchia in macchina.
Ma cos'è sta Passacaglia?
È una forma musicale, d'origine spagnola che divenne in seguito una danza popolare (Pasacalle, ossia che passa per la strada, tradisce l'utilizzo da parte dei musicisti girovaghi)
Nel periodo barocco è stata riproposta in innumerevoli variazioni dai grandi autori dell'epoca.
Johann Sebastian Bach, per esempio, compose la passacaglia in do minore BWV 582, un capolavoro.
Ma c'è anche quella di Händel, che venne usata dalla Rai per l'interallo tra le trasmissioni, assieme alla Toccata in La maggiore per arpa di Paradisi.
Ah, le pecore al pascolo o la rassegna di monumenti o di scorci di famose località italiane...
Solo chi ha più di quarant'anni può capire, sigh...
Un passo della Passacaglia, detto la Follia di Spagna, fu un motivo suonato in tutta l'Europa.
Una hit che durò almeno due secoli...
Ne abbiamo composizioni di Vivaldi, Corelli, Salieri, Beethoven e, nel Novecento, anche di Rachmaninov.
Provate a fare un contronto tra le varie versioni.
Oggi Battiato ce la ripropone in forma moderna, ispirata alla Passacaglia della vita, detta l'Arpeggiata, di Stefano Landi, un compositore del Seicento.
Qui il nostro contemporaneo aspira, come sempre, di uscire dalla banalità di questa vita verso un livello altro e più alto di questo, lamentando la crudeltà di gente senza vergogna (non vi viene in mente niente, vero?...).
C'è un po' di Povera Patria, con in più l'amarezza e la delusione da fine Seconda Repubblica, ancora più squallida e ridicola della Prima.
La Passacaglia di Landi, invece, più crudamente ci dice che:
Oh come t'inganni
se pensi che gl'anni
non hann' da finire,
bisogna morire.
...
Con quel "bisogna morire" recitato continuamente, come un mantra, come per risvegliare qualche coscienza assonnata dall'illusione d'eternità, o per esorcizzare una presenza fin troppo dolorosa ma in fondo, poi, così "naturale".
E in quei tempi disgraziati, tra guerre, fame ed epidemie, ne aveva ben d'onde...
Come rendere omaggio a uno dei più grandi artisti italiani di oggi, un artista colto, totale (dalla canzonetta all'opera ha composto di tutto), un vero intellettuale, nel senso più puro e letterale del temine?
Ma con una bella torta, no?
Ecco la mia Passacaglia: pandispagna al cacao, farcia di mousse di fichi e copertura di marron glacés e decorazione (opzionale) di minicachi di marzapane e pasta di zucchero.
Le castagne ci dovevano pur essere, in qualche maniera, no?
Per il mio solito formato "dietetico" da 15 cm di diametro, occorre un pandispagna al cacao da due uova, come descritto qui.
La composizione del dolce è analoga a quella della Torta Tapina: farcitura con crema da far rapprendere in frigo, e quindi decorazione della superficie esterna.
Per la nostra farcitura a base di cachi, si prepara la:
Mousse di cachi.
150 g di polpa di cachi
2 cucchiai di zucchero di canna
50 g panna montata
3 fogli di colla di pesce
succo di mezzo limone
Lavare i cachi, eliminare la pellicina, i semi (ma quanto son belli i semi del caco...) e frullare il tutto assieme allo zucchero e al succo di limone.
A parte far ammollare la colla di pesce in acqua fredda, poi scioglierla in due cucchiai di liquore a piacere (del Cognac è ottimo) che avrete fatto bollire per qualche minuto.
Unire la colla di pesce alla crema di cachi... ma perché chiamarla ancora colla di pesce se si ricava dalle cartilagini dei bovini? Chiamatela Muccolla e via, no?
Aggiungere delicatamente la panna montata, e conservatela in frigo in attesa della farcitura.
Quando il pandispagna si sarà ben freddato lo potremo tagliare in tre strati.
Prepariamo una miscela di acqua, zucchero e cognac (mezzo bicchiere, 2 cucchiai, 2 cucchiai), fatta bollire per qualche minuto (almeno farete svaporare l'alcool del liquore).
Con questa bagneremo i diversi strati di pandispagna durante la composizione.
Quindi: stampo ad anello rivestito con un foglio d'acetato (lo trovate, come sapete già, dal fruttivendolo, e gratis).
Strato di pds, bagna, metà farcia. Livellare bene con una spatola.
Altro strato di pds, bagna, l'altra metà della farcia. Livellare bene.
Ultimo strato di pds come copertura.
Far riposare l'amato bene in frigo per almeno un paio d'ore (anche tre), e nel frattempo, se volete, preparate qualche minicaco di marzapane, coperto da pasta di zucchero arancione, per decorare la superficie del nostro dolce.
A consolidamento avvenuto, togliere l'impalcatura dalla nostra Passacaglia, rivestirla di panna montata, un altro 100 g almeno, e preparate la coccia.
Tritare 200 g di marron glacés, con un cucchiaio, o con il palmo della mano versateli lungo tutto il bordo della torta, quindi sulla superficie.
Premere leggermente il trito di castagne per farlo aderire alla panna, quindi altro riposino in frigo, fino all'ora di portare in tavola.
Che dire? La panna, si sa, spegne ogni sapore, ed essendo quello dei cachi molto delicato, se preferite più mousse di frutto che chantilly, diminuite le dosi di panna.
Quello che ci voleva per stemperare l'amarezza del testo di Battiato e quello disperante di Landi.La dolcezza non vince, certo, ma almeno allevia l'asprezza e il senso d'inanità della nostra esistenza...
Aforisma del giorno
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore.
La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.
Charles Bukowski
Oggi ascoltiamo (ovviamente):
Franco Battiato - Passacaglia
http://www.youtube.com/watch?v=VZg1ENJMHcA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento