Ovvero: la zucca si mette su tutto (ottava parte. L'ultima? Ma no...)
- Vieni qua, Leppagorre!
- Fossi matto!... E smettila con quella scopa, che mi fai male!
- Qua, ti dico! Vieni qua, maledetto!
- Fsss!!! Gnaowl!!! Prrr!!!
- Ah, mi prendi anche in giro, eh? Vieni fuori! Esci da sotto il letto, gattaccio malefico! Stavolta ti ci faccio una bella maschera depurativa a base di zucca!
- Nooo! Ma sei scemo? Ti ha forse male l'anno nuovo? Finché non l'avrai finita del tutto non mi vedi! Io da qui non esco!
- Bestia senza ritegno! Ma come: prima mi metti in croce: "E guarda com'è bella quella zucca", "Vedrai, quant'è buona" e adesso che ne è rimasto solo un pezzo ti tiri indietro? Vigliacco!
- Ufff... Non esco finché non l'hai finita del tutto e potrò avere finalmente un po' di varietà...
- "Varietà"?!? Ma se te l'ho coniugata in tutte le forme, dall'antipasto al dolce, che vuoi di più?
- Dolce? Ho sentito bene?
- Sì, dolce, che altro?
- Cioè, hai fatto un dolce con la zucca?
- È quello che cerco di dirti da mezz'ora, ma non m'ascolti per niente; stai lì, impitonito davanti alla tv a vedere gli spot dei dolciumi per la calza della Befana! Befanone che non sei altro! Ormai, appena senti "zu..." prendi e te ne fuggi a zampe levate.
- Eh ma pure tu... me lo potevi dire che era l'ora del dolce!
- Ma perché, secondo te con cosa si finisce un pranzo, anche se tutto a base di zucca?
- Finisce?... Io il dolce non lo mangio mica alla fine.
- Ah, ecco...
Come al solito, anche per la torta c'è una grande varietà di scelta da cui poter prendere spunto.
Foglio alla mano, matita, gomma e via con le tabelle, a confrontare quella che sembra poter funzionare di più.
A gusto mio, s'intende.
La zucca, alla fine, si comporta come la carota: per non avere un dolce dalla consistenza compatta, soda e molliccia e dargli un minimo di spugnosità, occorre usare la farina di mandorle (o di cocco).
A conti fatti quella che più potrebbe funzionare è scritta qui, presa a sua volta da qui.
Le minimali variazioni, come al mio solito e...
300 g zucca, al netto della mondatura
100 g farina integrale
50 g farina 00
125 g mandorle macinate (o anche di farina di cocco)
200 g zucchero
4 uova medie, oppure 3 grandi
la buccia di mezzo limone grattugiata, oppure una grattatina di zenzero fresco
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 pizzico di sale
1 /2 cucchiaino di cannella
100 g cioccolato fondente (opzionale, poi vi dico...)
Lavorare a crema le uova con lo zucchero e il sale per almeno 5 minuti.
Unire gli aromi, il cioccolato tritato, le mandorle, la farina e il lievito.
Grattugiare la zucca utilizzando i fori medi e incorporarla con cura alla massa.
Versare l'impasto in una teglia imburrata e infarinata (se al silicone saltare il passaggio e via) e cuocere a180 ° per 50 minuti ca.
Senza fronzoli od orpelli: al limite solo una nuvola di zucchero al velo.
Ecco, l'ho provata in due fasi: con e senza cioccolato.
Ovvio che il cioccolato dia alla zucca quello che nessun amante potrebbe dare ma, in questo caso, m'è parso un filo troppo egocentrico e soverchiante.
Un po' come quelle persone che stanno là a raccontarti quanto sono brave a fare (tutto, ovviamente...) e come sono meravigliosi i posti in cui sono state (sempre esotici, mai Cecafumo Scalo) e quante persone interessanti (o meglio personaggi) abbiano conosciuto.
E noi a dire: sì, certo, hai ragione, come no. Insopportabile!
Alla fine dei giochi quindi della zucca restava solo un pallido sapore lontano.
E capirai: è già timida di suo, la povera zucchetta nostra!
Proviamo pure senza il cioccolato e la cosa, a mio avviso, andrà molto molto meglio.
Una vera torta alla zucca...
Nel frattempo Leppagorre s'è bellamente ingozzato tutte e due le versioni tanto che oggi, dice, l'unico cibo arancione che potrebbe sopportare è questo...
Chissà perché, ma non ci credo...
Detto romano del giorno
Li sogni quasi sempre sò compagni
de tutto quello che a la sera magni
Trilussa
Oggi ascoltiamo
Lascel Wood - Use Somebody
http://www.youtube.com/watch?v=BtcHmDx0ROI
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