martedì 22 gennaio 2013

Crostata di ricotta alla romana

- Gira de qua gira de llà, semo romani e volemo cantà! Gira de qua gira de llà, semo romani e volemo cantààà...
- Leppagorre, la smetti? Lo vedi che fai scappare pure le zanzare?
- Ma a gennaio le zanzare? Io canto ma tu mi sa che sei suonato!
- Guarda che si sono super adattate: prima hanno imparato a girare di giorno, le maledette...
- Le zanzare-tigre, intendi?
- Sì, ma mica solo loro: oramai te le ritrovi tutte sia d'estate con l'afa che d'inverno, appena sale di poco la temperatura. O magari negli ambienti riscaldati. Tipo questo...
zzzZZZzzzZZZzzz... Sciàff!
- Crepa, bastarda!
- Secondo me se le osserviamo con la lente le vedremmo indossare dei mini-cappottini...
- Sì, o anche dei piumoncini, se no non si spiega. Ma a me piacciono tanto, sono così petulanti e fastidiose che quasi m'inteneriscono.
- E lo credo! Con quella pelle di cotica e quel pelaccio rosso che ti porti addosso, col cavolo che ti pungono, a te, le infami...
- No, è che mi piacciono davvero. Di sapore, intendo. Sono così dolci...
- Aiutatemi a farlo uscire da qui, vi prego, Spiriti del Banco Frigo, Anime Arcane del Pentolame, Esseri Bonari delle Credenze Buie! Riprendetevi questo mostro senza ritegno alcuno! E presto, pure...
- Cattivo!...
- Vabbè, dài... non fare il labbrone tremolante, che non ti dona. Non sei mica il Gatto con gli Stivali...
- Bono, quello!...
- Ecco, lascia stare le moine, su... così, e lasciamo perdere gli insetti più inutili e fastidiosi del mondo. Pensiamo invece a farci qualcosa di buono.
- Per questo hai preso la ricotta, vero? Quando la vedo in frigo non so mai dove andrai a parare. Dolce... salato... che si fa?
- Eh, caro mio, mica soltanto te sei imprevedibile. Oggi generi di conforto per l'anima, che fa così fatica, poverella, de 'sti tempi!...
- Ci vuole qualcosa di familiare, di rassicurante, di carezzevole...
- Una crostata di ricotta, per esempio. Alla romana.

Ora, questa è una ricetta che a Roma viene coniugata in mille varianti ma che, più o meno, si fa così:
Preparare una pasta frolla (dose da 300 g di farina) come spiegato ampliamente qui.

Per la farcia base occorrono:
400 g  ricotta
Preferibilmente di pecora, che le dà un sapore ineguagliabile, ma anche di mucca è ottima, e alla fine il sapore risulta più delicato. Anche qui, come in tutte le cose, la scelta è solo una questione di gusto personale.
1         uovo
1         tuorlo
100 g  zucchero
1 pizzico di cannella
1 cucchiaio di liquore (Amaretto, Strega, fate voi…)
Lavorare la ricotta con lo zucchero fino a formare un composto cremoso.
Unire l'uovo e il tuorlo ed amalgamare bene.
Aggiungere ora la cannella e il liquore.
Che faticaccia, eh? Non sarà troppo complicata?...

Anche qui le variazioni si sprecano. Si possono aggiungere, infatti:
100 g  cioccolato a pezzetti (che è la morte sua)
e/o  50 g    uva passa (ammollata in poca acqua tiepida, o in poco rhum)
e/o  20 g    pinoli (tostati su un padellino antiaderente)
e/o  50 g    scorzette d'arancia candite oppure canditi misti, a pezzetti (da infarinare un poco prima di unirli al composto)

Dopo aver fatto riposare per mezz'ora la frolla in frigo, stenderla su un piano, aiutandosi con poca farina.
Non dev'essere troppo sottile, perché la corposità del ripieno richiede un supporto resistente, oltre che bello sostanzioso. Diciamo un minimo di 4 mm.
Rivestire lo stampo con la pasta frolla e versarvi la farcia all'interno.
Ripiegare i bordi della frolla e decorarli aiutandovi con il dorso d'una forchetta, o con i rebbi, o pizzicandola con le dita.
Anche qui, come in tutto, si può lavorare di fantasia.
Con la pasta rimasta si possono formare delle striscioline da disporre a griglia, come per la crostata tradizionale, oppure creare dei disegni sulla superficie della farcia, o anche delle formine con gli stampini per biscotti.
Infornare a 180° e cuocere almeno almeno 40 minuti.

  

La crostata di ricotta mette sempre di buon umore: non è troppo pesante o troppo dolce, non è invadente o  peccaminosa, fa da colazione, da merenda o da fine pasto.
In una parola sola: perfetta!


Detto romano del giorno
Chi aricconta ce mette la ggionta.

Chi racconta aggiunge sempre la sua versione.


Oggi ascoltiamo
R.E.M. - Everybody hurts

http://www.youtube.com/watch?v=ijZRCIrTgQc

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