- Ma come t'è venuto in mente, dico io?
- Ma io...
Glugluglugliu!
- Certe volte pare proprio che tu sia sceso dalla luna l'altro ieri! E invece hai 600 anni, a quanto dici!
- 622, in realtà. Compio gli anni il 2 di maggio, alle ore...
Glugluglugliu!
- Non mi frega a che ora sei nato! Ma dimmi tu se devi cacciarti nei guai e poi, alla fine, devo essere sempre io a prenderti per i capelli!...
- Ma io non ho capelli... E neanche tu, a dire il vero...
Glugluglugliu!
- Leppagorre, dimmi una cosa: ma tu ci fai o ci sei?
- Tutt'è due, così non sbaglio...
Glugluglugliu!
- Allora fai una bella cosa, adesso prendi questo... coso, e lo riporti dove l'hai preso, va bene?
- Ma guarda che carino... S'è già affezionato. Guarda che zampette squamose e che verruche cadenti rosse rosse che ha!...
Glugluglugliu, glugluglugliu!
- Senti, quando t'ho detto che ci serviva del tacchino non intendevo... questo! Non così tanto e, soprattutto, non così... vivo!
- Tesoro dello zio, hai sentito che dice Muccardo cattivo? Non ti vuole più... Cattivo! Dopo tutto quello che ho fatto per prenderlo, nasconderlo sotto il grembiule e portarlo a casa, sfidando la sicurezza e i vigilantes...
Glugluglugliu!
- Sono sicuro che ti sei anche fatto passare per una donna incinta! Ti sei messo in testa un fazzoletto e hai pure fatto l'accento carpatico per confondere le guardie! Che bestia, sei!
- Ah ah, è stato bello vederli mentre mi tenevano la porta! Uno ha pure detto: "Signora, lei deve aver fame. Mangi qualcosa, o il suo stomaco continuerà a gorgogliare come un lavandino intasato." Ed io a dire:"Grassie, grassie, muolto centile..." Ah, ah, ah!
Glugluglugliu!
- SENTI, te lo dico per l'ultima volta: riportalo indietro o chiamo Milingo e mi faccio esorcizzare, tantèveriddio!
- Ma come, Milingo? Se non credi a niente che lo chiami a fare?... Boh!
Glugluglugliu!
- Allora chiamo una fattucchiera, un fisico nucleare, una ricamatrice al tombolo, un ciabattino, insomma chiunque mi liberi di te, una volta per tutte!
- Guarda, se vuoi che me ne vada basta dirlo, eh? Su, vieni, Dindino bello, su, che zio Muccardo non ci vuole più bene. Lo vedi che vuole buttarci fuori di casa al freddo e al gelo? Poveri noi, ridotti a chiedere l'elemosina sotto la metropolitana! Buuu... Buuu... Buuu...
Glugluglugliu... Glugluglugliu... Glugluglugliu!
- Esagerato e camp, come al solito. E anche falso, come una banconota da sette euro! Dài, riporta l'animale al posto suo, che qui non si può tenere, e torna in tempo per la cena, che ci vuole poco a preparare gli Involt(acch)ini.
- E me lo devo rimettere sotto il grembiule, come all'andata?...
Glugluglugliu!
- Be', no, magari fai una delle tue stregonerie e lo lasci dove l'hai preso. E magari senza tocchi di teatro, com'è il tuo solito.
- Povero tesorino!... Guardalo, com'è triste... Già ti vuole bene...
- Fila!
Glugluglugliu!
Per 2 persone
4 fette petto di tacchino 300-400 g ca
8 fette pancetta arrotolata 60 g ca
4 fette scamorza affumicata 100 g ca
4 cucchiai di stracchino 60 g ca
4 pizzichi di pepe nero
Ovviamente al posto del tacchino si può usare anche il pollo, senza colpo ferire.
Come pure si può sostituire la pancetta con dello speck tagliato fine o, se si preferisce la versione delicata, del prosciutto cotto (o della spalla, che costa pure meno...).
Se poi si preferisce un formaggio meno invadente si può utilizzare del provolone dolce, dell'emmenthal o della scamorza non affumicata.
Se invece si amano i sapori forti si può sostituire (anche in parte) lo stracchino con del gorgonzola dolce.
E anche aggiungere una fettina di zucchina, tagliata per la sua lunghezza e grigliata in forno o su una padella antiaderente.
Insomma, anche questa ricetta è suscettibile.
Di infinite variazioni, ovvio.
Ricetta di una semplicità disarmante, direi.
Si battono con un pestacarne le fette di tacchino per renderle più sottili e morbide, quindi si passa alla farcitura: fette di pancetta arrotolata, indi scamorza, poscia lo stracchino e, dulcis (?) in fundo, una grattatina di pepe.
Si chiudono le fette ad involtino e le si fissano con degli stuzzicadenti.
In una padella si fanno rosolare i nostri Involt(acchi)ni, per pochi minuti ogni lato, sfumandoli con del vino bianco, se si preferisce.
Quindi si copre con un coperchio e si fa cuocere per una decina di minuti circa, a fuoco basso.
A questo punto il latticino si sarà trasformato in crema e avrà formato una deliziosa salsina.
Qualora questa dovesse asciugarsi troppo, aggiungere senza indugio alcuno un paio di cucchiai d'acqua.
Vanno comunque sorvegliati spesso.
Per contorno direi che basta un letto di soncino (anche detta valerianella, dolcetta, songino, gallinella o lattughella) au naturel, senza oli aggiunti, dato che il condimento gli verrà dato dalla stessa salsa al formaggio degli involtini.
Una delizia.
Detto romano del giorno
A la vigna de li minchioni ogni uccello ce fa er nido.
Oggi ascoltiamo
Pedro Infante. Cucurrucucú, paloma
http://www.youtube.com/watch?v=VlE1lCcysXQ
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