Sono passati ormai tre anni abbondanti da quando fu preparata, eppure non ho avuto ancora il coraggio di pubblicarla.
Eppure questo blog era nato per condividere la gioia che mi dà cucinare, in particolare per le persone a cui voglio e ho voluto bene. Volevo insomma raccogliere le ricette che avevano sottolineato i momenti più intensi della mia vita che, guarda caso, sono sempre legati in qualche modo al cibo.Che non è una musica di sottofondo, ma parte integrante della melodia dell'esistenza; non è lo sfondo colorato della scena su cui si sono svolti eventi più o meno importanti, ma una parte del quadro con la stessa dignità che hanno avuto i personaggi e gli attori del momento.
Sarò strano, lo so, ma di tante cose che mi sono accadute posso anche non ricordare bene cosa fu detto allora, ma ricordo invece perfettamente cosa venne mangiato...
Quando però una persona a cui vuoi bene se ne va, spesso passa anche la voglia di riprendere in mano le cose che rappresentano i momenti sereni vissuti assieme, quasi che si abbia una sorta di pudore, o si senta che il silenzio è stato l'unico modo che abbiamo avuto per rispondere al Silenzio.
Quanta fatica fa riprendere in mano le vecchie foto o rivedere qualche filmato d'una vacanza fatta tutti al mare o in una città d'arte; e che struggimento profondo per la familiarità e le piccole o grandi cose condivise negli anni...
E anche se qualcuno magari non ci crede, gli ho voluto bene come a un padre, perché aveva un cuore grande che sapeva amare, e m'ha sempre trattato come un figlio. E quel giorno ho pianto assieme ai suoi figli.
Ho sempre ammirato la sua manualità, la capacità che aveva di capire il meccanismo delle cose e carpire il segreto che le faceva muovere e trasportare oggetti, acqua ed energia, e quindi intuire in poco tempo cosa si dovesse fare per ripristinarne le funzionalità, il tutto con invidiabile precisione.
Se c'era qualcosa che non funzionava più o disgraziatamente s'era rotto lo vedevi accorrere con perizia, pazienza e rara genialità.
Il suo segreto era di sicuro l'inesauribile curiosità verso le cose, che gli dava lo sprone per chiedersi sempre "ma perché?".
Se perciò si è appassionati di lavori manuali una torta di compleanno non può che ricordare gli amati attrezzi del mestiere.
Ci saranno allora il cacciavite, il saldatore con tanto di cavo e spina, la tronchese con i cavetti elettrici, i chiodi, il rotolino di nastro, lo stagno e la chiave.
Certo che le caramelle gommose arrotolate alla frutta sembrano dei veri e propri cavi elettrici!
La torta è formata da due pandispagna, uno bianco e uno al cacao, divisi a metà e disposti a strati alternati.
La farcia è una semplice crema pasticcera, mentre la bagna è uno sciroppo al rhum non alcolico (basta farlo bollire per una decina di minuti per far evaporare ogni traccia di alcool).
Insomma, una delicata delizia.
E poi un'altra passione, di quelle che non passano mai: per comporre le cifre del compleanno tante belle tettine di pasta di zucchero.
Questa torta è l'ultima cosa che ho dato a questa persona unica, speciale, innamorata sempre della vita, nonostante tutto.
Il festeggiato ne fu entusiasta, e il suo sorriso e la sorpresa sul suo viso sono stati per me il compenso più grande.
Sono contento d'averlo conosciuto e di aver potuto godere della sua stima.
Anzi, ne sono fiero.
Detto siciliano del giorno
Pira, jinchitinni la pitturina; prunu, màncianni unu
Pere, riempitene la pettorina, prugna, mangiane una
Oggi ascoltiamo
Franco Battiato - Testamento
http://www.youtube.com/watch?v=6rPhxzYX31o
alle persone speciali solo cose speciali e pensieri speciali
RispondiEliminaÈ vero, e tante volte il loro essere "così "speciali assume un'altra dimensione e si fa palese solo quando non ci sono più.
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