Macché! È un rugbista, anzi: l'Iintrepido rugbista! Quello che si butta nella mischia, che si fa male ma non lo sente, che si riempie di fango ma non se ne cura.
Un bulldozer, insomma.
Solo che per ora ha solo sei anni...
Si farà, quindi.
Nel frattempo gioisco del fatto che finalmente il rugby abbia preso piede anche in Italia, che di regole e di fair-play ha così tanto bisogno, come pure di sporcarsi le mani senza curarsene troppo e gettarsi nella mischia senza il timore di farsi male.
E tutto per un obbiettivo comune.
Hai detto niente?
Così festeggiamo i rugbisti in erba, quelli che saranno il nostro domani, quelli che accoglieranno le regole o se ne daranno altre, chissà, ma che magari avranno assimilato lo spirito davvero nobile di questo sport.
E per festeggiare una promessa così ci vuole una torta a tema, no?
Un enorme pallone da rugby.
Sì, d'accordo, non è esattamente di forma ovale, non è un "vero" pallone da rugby, ma guardiamo la praticità: c'è più torta (e più crema), no?
Allora? Altre obiezioni? Ma dài...
Per una torta così occorrono due pandispagna al cacao e, dividendoli soltanto a metà, tre farciture.
Mh, ma quali?
Remo era stato categorico: cioccolato.
Quindi:
Per due pandispagna al cacao da 20 cm di diametro
6 uova
180 g zucchero
150 g farina
30 g cacao
Stessa procedura del pandispagna, che sappiamo a memoria. No? Eccola qui.
Con l'unica avvertenza di dividere l'impasto in due teglie da 20 cm.
Qui giochiamo in altezza, a lellé.
Una volta ben freddati si tagliano in due i pandispagna e si preparano le tre farce.
Le prime due consistono in una pasticcera:
Pasticcera soda al cioccolato
Dose da 500 ml/3 uova di pasticcera, quindi:
500 ml latte
50 g farina
100 g zucchero
1 uovo intero
2 tuorli
100 g cioccolato fondente
Stessa procedura della pasticcera, con l'aggiunta el cioccolato a pezzetti alla fine, fatto amalgamare per benino e poi lasciata freddare.
La terza (o la seconda ma, s'il vous plaît, non fate i puntigliosi. Questa è una torta per uomini rudi!) è la mascarpanna, di nostra conoscenza nella Torta Calla.
Mascarpanna
250 ml panna
250 g mascarpone
2 cucchiai di zucchero al velo.
Montare la panna insieme al mascarpone.
Come nel rugby è l'unione fa la forza, no?
A metà dell'opera aggiungere lo zucchero al velo, setacciato, et voilà!
Per la bagna, visto che sì, siamo uomini rudi ma pur sempre di sei anni, è meglio evitare l'alcool, anche bollito, e bagnare solo con del latte. A lui diremo che c'è tanto whisky scozzese, e sarà contento così.
Non oso immaginare come sarebbe vederlo ubriaco se già da sobrio cammina sui muri...
Per non saper né leggere e né scrivere ho preparato anche una ganache al cioccolato da aggiungere alle farce (visto che erano tre? Troppo whisly, ragazzi...).
Una dose da 250 ml panna e 200 g di cioccolato fondente va più che bene.
Ne avanza anche un po' per far merenda, visto che siamo così deperiti...
Metterla in una sac- à-poche con beccuccio medio.
Per la copertura cioccolato plastico, in dose da 200 g di cioccolato.
Finiture e scritte in marshmellow fondant bianco.
Riassumendo:
- taglio dei due pandispagna;
- bagna con latte Poppea style del primo strato;
- cordolo di ganache lungo il bordo della fetta. E dàje co 'a saccapposce!
- crema pasticcera come se piovesse;
- posa e bagna del secondo strato;
- altro cordolo di ganache;
- poco più della metà della mascarpanna, senza se e senza ma, con aggiunta di ganache a strisce diagonali. E aridàje co 'a saccapposce!
- posa e bagna del secondo strato;
- ari-cordolo di ganache lungo il bordo della fetta. Allora è un vizio...
- altra crema pasticcera;
- bagna e posa dell'ultimo strato.
- tagliare poi leggermente i bordi per rendere ovaleggiante la torta, ma senza esagerare, dato che non è una 4/4 all'americana dalla consistenza della spugna di supporto per i fiori...
- spalmare (quanto mi piace questo verbo, ha il suono quasi sensuale...) la rimanente mascarpanna sulla torta, così da far aderire bene il cioccolato plastico, che andrà steso non troppo sottile. Tre millimetri circa va bene, di meno si rompe, di più è troppo. Il giusto mezzo, come dicono i taoisti;
- decorare con la pasta di zucchero e...
mèta!
Quanno er piccolo parla er granne ha ggià pparlato.
Oggi ascoltiamo
Randy Crawford - Imagine (live)
http://www.youtube.com/watch?v=Z5RGYqDhF1A
la tenerezza del rugbista. No, non è un ossimoro, Ric,concordo con te sullo spirito di questo gioco.Viva il terzo tempo e il cioccolato. Le sopracciglia sono imperdibili! ciao
RispondiEliminaAh, ah, ci avrei giurato cher le avresti notate!
RispondiEliminaGrazie cara.
R
veda che questa del rugbista col cioccolato fondente mi intriga di più, sa meno di stucchevole rispetto a quella di Miss Rossella
RispondiEliminaSe se, se assaggi il ripieno hai un picco glicemico da... partita di rugby!
EliminaAggiudicata la palla, allora.
allora ridammi la mia torta di mele e non se ne parli più
EliminaSarà fatto ;-)
Eliminacaspita se sei bravo...sei riuscito anche a dargli un'espressione al rugbista! complimenti! ma una foto della torta a spicchi non c'è? ve la siete divorata tutta tutta??? :-P
RispondiEliminaEbbene sì... ma cercherò di rimediarla quanto prima. Spero...
RispondiEliminaThanks forr sharing
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