Pane, pane delle mie brame, qual è il più bono del reame?
La Regina, in crisi glicemica
Salvo problemi di salute che ne sconsiglino l'uso, da millenni il pane è sempre stato presente sulle nostre tavole, spesso come gradito ospite non accompagnato altro che da se stesso.
Di pane si vive, si sa.
Anche poco, ma quel poco dev'esserci.
E quando il grano era troppo caro per fornire l'ingrediente necessario ci si è accontentati di tagliare la farina con altri macinati.
Di castagne, come abbiamo visto.
Ma anche di ceci, perché no?
Ovviamente, la farina di ceci, come tutte le farine prive di glutine non può essere usata da sola per panificare, ma dev'essere sempre accompagnata da una certa quantità di farina di frumento che aiuti l'impasto a mantenere la sua struttura durante la levitazione e la cottura.
Proviamo con della farina manitoba, che è ricca di glutine e anche di buona qualità.
Cecio, ovvero pane di cece
300 g farina Manitoba
200 g farina di ceci
300 ml acqua
25 g lievito di birra (un dado)
2 cucchiai d'olio
2 prese di sale
un rametto di rosmarino (facoltativo)
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, aggiungere farina q.b. per formare un panetto morbido, che faremo lievitare fino al raddoppio. Come al solito, coperto e al riparo dalle correnti d'aria.
Una volta che sarà lievitato lo si aggiunge alle due farine, vi si unisce l'olio e si comincia ad impastare.
Appena si sarà amalgamato aggiungere il sale, sciolto in poca acqua.
Qunidi si lavora come ogni altro impasto, con tanta pazienza e tanta lena.
Una volta ottenuto un "impasto elastico e omogeneo" (e anche oggi abbiamo pagato il tributo agli stereotipi linguistici) lo si mette a lievitare con un taglio a croce.
Anche qui, in una ciotola coperto e al riparo dagli spifferi, e fino al raddoppio.
Si prende poi l'impasto, lo si lavora un poco e lo si forma.
Qui, se si vuole, si possono aggiungere delle foglie di rosmarino sminuzzate, che coi ceci stanno n'amore.
Formare un'unica pagnotta o più pagnottine, tagliano a croce la superficie e lasciandole lievitare anche qui fino al readdoppio, e questa volta in teglia.
Cottura? A 200° i primi dieci minuti e poi a 180° per il tempo rimanente, che dipende dalla pezzatura.
Quindi una mezz'ora per una pagnotta unica e una ventina di minuti per le pagnottine.
Ma verificare sempre con le proprie mani.
Come? Bussando sul fondo.
- Toc, toc!
- Chi è?
- Cecio, sò io.
- Io chi?
- Mhhh... Muccardo, e chi sennó?
- Non conosco nessuno con questo nome, e poi non compriamo niente. Siamo già pane e non ci serve altro, arrivederci!
Sdonk!
Da cui il detto: "Non cacciare il ciccio nel cecio che cuoce".
Detto romano del giorno
Chi ccerca trova, e chi sseguita pija.
Oggi ascoltiamo
Bel Canto - Shoulder to the wheel
http://www.youtube.com/watch?v=RcZDL6dQA0M
secondo me il rosmarino è obbligatorio e non facoltativo, sai che profumo mandava Cecio
RispondiEliminaSì, infatti anche secondo me, ma ho scoperto che esistono al mondo strani esseri che non lo tollerano.
RispondiEliminaPensa te... Come il vitello a due teste o la mosca bianca.
E visto che è bene rispettare ogni minoranza, facciamo che quei pochi e sventurati esseri non si sentano esclusi dal poter provare Cecio. Che aveva un profumo incredibile, te lo devo dire?
Buono col miele, buono con gli affettati e coi formaggi.
E buono immerso nello zuppone. Perché di Cecio non si butta via niente. ;-))
sai cosa mi fa strano che la sua mollica venga così candida, avrei detto che il cecio dovesse venire più giallo/beige/rosato dentro, ma lui no ha l'anima candida :)
EliminaIn effetti un pochino giallino era, e l'effetto della luce gli dona più candore, ma considera che c'è molta farina di grano...
Elimina;-))
È meraviglioso questo cece!
RispondiEliminaHo giusto della farina di ceci che aspetta solo di essere usata...bookmarko la ricetta ;)
Buon inizio settimana :)
Lou
Buon inizio anche a te ;-)
EliminaSe hai voglia prova anche la Fainé alla sassarese.
http://muccardo.blogspot.it/2012/05/faine-sassaresa.html
Niente male...
Il pane però dura di più e te lo gusti in tutte le salse
A presto!
Cecio è amico mio, lo sapevi, chef Ric? E la farinata, mi piace smodatamente. Mi hanno insegnato proprio in Liguria, a infilare la teglia unta nel forno già bollente per 1 o 2 minuti, così che quando si versa il mix. ceci+acqua+sale+olio si forma subito la crosticina di base. E mentre cuoce tranquilla, si prepara qualche ricciolo di carciofo fritto e/o una nevicata di bottarga. Te-ne-te-mi!
RispondiEliminaMhhh... Ho fatto colazione due minuti fa ma mi fai venire di nuovo fame!
RispondiEliminaCecio è un amore di panino, che sta bene su tutto, ma la farinata, figlia mia...
A me poi ricorda la fainé sassaresa, quindi un motivo in più per rimpiangerla.
Ah, ma me la rifaccio, eh? Ah, se me la rifaccio!
;-))