- Sono
arrivati! Sono arrivati!
- Chi, Leppagorre?
- Chi, Leppagorre?
- I Flavonoidi!
- Chi sono, un
gruppo punk superstite degli anni '80? Qualcosa del tipo:
SOLO PER QUESTA
SERA
AL BATTELLO
UBRIACO
I FLAVONOIDI
H 22.00
Ingresso a sottoscrizione
- No, no.
Meglio, molto meglio!
Questa volta
non posso dirgli nulla.
Sono stato io, è tutta colpa mia: l'ho visto sul
banco del fruttivendolo e non ho resistito.
Non l'avevo mai
mangiato, e tantomeno mai cucinato, ma chi ama pentole e fuochi prima o poi ci
casca: la curiosità fa sì prima o poi
si compri quell'oggetto sconosciuto ma tanto affascinante che non si sa neppure
come mondare e cucinare.
E prima che quel
demoniaccio felino intervenisse ho allungato la mano e l’ho arraffato.
Che l'abbia
talmente assimilato da comportarmi come lui, se non peggio? Spero di no...
Eccolo: sembra
una verza, e lo è; lo lavo, lo taglio e lo butto in acqua bollente con poco
sale.
Dopo nemmeno
cinque minuti l'acqua diventa blu, un blu scuro, misterioso, affascinante, mai
visto in un cibo se non con l'ausilio dei coloranti più o meno artificiali.
Guardo le
foglie di cavolo, quasi cotte, e vedo che sono anch'esse d'un colore tra il
violaceo e il blu notte.
Meraviglioso...
È da un bel po'
che non getto più via l'acqua delle verdure lessate, ma la conservo in un'apposita bottiglia in attesa di cucinarci una minestra di riso oppure una zuppa.
Mia
madre invece mi raccontava che ai suoi tempi le vecchie comari una volta lessata la
cicoria colta nei campi ne bevevano acqua perché, dicevano, "fa bene". Hai capito le
bisavole? già sapevano quello che a noi deve dire la scienza o, nel peggiore
dei casi, la televisione.
Certe volte invece è strano come si sia poco permeabili alle informazioni in cui si è immersi.
Si capisce:
siamo bombardati da notizie e dati più o meno importanti ed il nostro
cervello
per non andare in over-load si mette in protezione.
I nostri nonni sapevano solo una frazione minima di quello che oggi sa una persona di media
cultura e oggi c'è la Rete, che da bacheca mondiale è diventata una miniera inesauribile
d'informazione.
Sapendola
discernere, ovvio.
Questo per dire
che chissà quante altre volte, anche nelle rubriche più o meno salutistiche, m'è sicuramente capitato di
leggere dei flavonoidi, quella schiera di portentose molecole che spesso
mandiamo giù senza nemmeno rendercene conto.
E che riservano
delle ottime sorprese...
Ne ha descritto
ottimamente la natura Dario Bressanini, il Chimico, in questo post.
I flavonoidi sono quelle
molecole responsabili della pigmentazione di frutta e verdura…
- Ah, allora niente punk?
- No, Leppagorre. Vai, accendi lo
stereo e metti i Ramones, che è meglio.
- A tutto volume, vero?
- Eh sì, sennó che gusto
c’è?
Allora…(se riesco a pensare,
con i timpani bombardati dalla musica!): i composti fenolici, di cui
fanno parte i flavonoidi, sono una grande famiglia di molecole organiche
presenti negli organismi viventi, e tra i flavonoidi si
distinguono le antocianine...
- No non c'è, è uscita.
- Chi, Leppagorre?
- Nina. È uscita.
- E che c'entra Nina?
- Ma come, tu mi chiedi: "Antò, c'è Nina?" e io ti rispondo.
- A parte che... oh, lascia perdere. Mi stai diventando sordo? I tuoi seicento e passa anni si stanno facendo sentire, eh?
- Sì, come questo pezzo dei Ramones.
- Già... Ma poi, scusa, tu mica ti chiami Antonio.
- Come no, è uno dei miei 222 nomi. Puoi chiamarmi Tony, se lo preferisci...
- Ma pussa via!
.. le antocianine, quindi, che già da quel –cian nella radice fanno pensare
all'azzurro di molta frutta e verdura.
Queste sono infatti le
molecole che tingono di blu i mirtilli, di viola l’uva nera, di rosso le
ciliegie e le fragole e di rosso violaceo la cipolla e il cavolo rosso,
appunto.
Sono anche
utilizzate come colorante naturale, e vengono estratte dalla buccia dell’uva
nera.
Ma quello che interessa non
è tanto il fattore colore, anche se dà via a risultati interessanti, ma alle
sue qualità per la salute.
Queste molecole infatti
agiscono da potenti antiossidanti e negli ultimi anni vari studi hanno suggerito una
relazione tra il contenuto di antocianine di frutta e verdura e gli effetti
protettivi rispetto a molte malattie.
Che il mirtillo faccia bene
alla vista,
favorendo anche l'adattamento all'oscurità, e migliori la sensibilità della retina, prevenendo le patologie degenerative è oramai cosa assodata.
- Eh, sì, visto come mi muovo bene al buio, io, grazie al mirtillo?
- No, tu ti muovi bene al buio solo grazie a quegli enormi occhi da gatto, altro che mirtilli!
- Non me ne passi una, eh?
- Taci!
Insomma, le antocianine
forniscono le vitamine A, B1, B2, C, PP e U; sono ricche di acido folico e sali
minerali (fosforo, calcio, ferro, magnesio e zolfo); aiutano a depurare
l’organismo, abbassando il colesterolo cattivo; prevengono (non si sa ancora come) il diabete; aiutano a prevenire i danni
delle pareti arteriose, e quindi a evitare le malattie cardiovascolari; aumentano
le difese immunitarie e, dulcis in fundo, le 36 varietà di antocianine contenute proprio nel cavolo rosso sembrano proteggere
anche contro il rischio di tumori. (1)
Insomma, non è affatto vero che
il cavolo non conti un cavolo!
Ah, e ci vogliamo
dimenticare dei flavonoidi del cioccolato? Non sia mai!
Tanto maggiore
è la percentuale di cacao nel cioccolato e tanto superiore è la presenza
di flavonoidi, in media
50-60 mg per 100 grammi di fondente. Hai detto niente!
Incuriosito da tutte queste
proprietà ma digiuno…
- Tu,
digiuno?…Ahahahhahah... Uahahahahah.... Ihihihihihihih....b
asta...Ahahahhahah... ti prego...non ce la faccio!...
- Mi fai finire? Uffa…
...di chimica
(figuriamoci quella organica) e ancor più di medicina, mi sono concentrato invece a fare esperimenti per capire
la natura cromatica delle antocianine.
Queste, come ci insegna
Bressanini, all’aumentare del pH cambiano colore passando dal rosso al blu.
Sono la norma gli
esperimenti di chimica nei quali dal nostro bel vegetale rosso
violaceo viene estratto l’indicatore naturale del pH.
La cartina da tornasole
fatta in casa è infatti ricavata proprio dal cavolo rosso bollito.
Guarda, guarda…
In presenza di un elemento
acido che diminuisca il pH (aceto o succo di limone) il sugo del cavolo (sembra
una imprecazione, ma è detto con affetto) vira verso il rosso mentre se vi si
scioglie un po’ di bicarbonato di sodio (che invece è molto alcalino) il pH sale e il viraggio tende al blu.
Questa cosa ha MOLTE
implicazioni culinarie, che sono poi quelle che più mi interessano.
Prepariamoci quindi delle:
Quenelle di
zucca in zuppa viola
600 g polpa di zucca
150 g farina
50 g grana grattugiato
1 uovo
Mescolare ben
bene fino ad ottenere un composto morbido e cedevole.
Se dovesse
risultare troppo liquido aggiungere del grana, se troppo sostenuto un poco di
latte.
Far bollire
l'acqua del cavolo rosso, e tuffarvi l'impasto a mucchietti, aiutandosi con due
cucchiaini bagnati, formando delle quenelle.
Cuoceranno
quasi subito, appena si affacceranno a riprendere aria come le orche
dell'artico spegnere e versare in una scodella o, meglio ancora, in una ciotola
di vetro, per apprezzare il colore della zuppa.
Come si chiamavano i Puffi
in lingua originale? Ah, sì:
Les Schtroumpfs (che suona davvero
come un’offesa da lavare con pH 8).
In inglese invece, lingua più tesa all’alveolo-palatale, vengono detti The
Smurfs.
Be’, allora facciamoci pure una Smurfominestra, no?
E pure ricca di flavonoidi, tiè.
Smurfominestra coi flavonoidi.
Esperimento
cianotico, questo, e solo per giocare.
Ma intanto faccio
ribollire il succo di cavolo rosso e aggiungo sale q.b.
Oh mon dieu! (si
fa per dire…)
La temperatura, l’acqua, la pentola: qualcosa lo spinge inesorabile verso il viola.
Ohibó!
Halloween è passato e il viola quest’anno non va più molto. Che faccio?
Prendo una
punta, piiiccola, di bicarbonato e la tuffo nel sughino.
Sembro sempre
di più Maga Magò, mentre apro barattolini e maneggio polveri d’ogni tipo e
colore.
E mentre m'affannavo a capire come e cosa mettere in pentola lui, Ciccioblublu
se ne stava tranquillamente seduto ad aspettare, fiducioso che l'azzurro farebbe di certo tornato.
Chi meglio di lui per accompagnarmi negli esperimenti di Cucina in Blu?
Shhhhh… La
reazione fa salire una schiuma verdastra e quindi abbasso il fuoco, mescolo
bene bene e…
Torna l'azzurro!
Tuffo la pastina all'uovo, dei grattini, nella minestra e faccio cuocere i pochi minuti che servono.
Et voilà, la
Smurfominestra è servita:
Nemmeno un’ajo
e ojo saprebbe essere così semplice ma così bella. (2)
Senza dire che
poi è anche ben saporita.
Di cavolo,
ovviamente.
Aforisma del giorno
Non c'è blu senza il giallo e senza l'arancione
Non c'è blu senza il giallo e senza l'arancione
Van Gogh
Oggi ascoltiamo
Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu
Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu
NOTE
Henry Scowcroft, del Cancer Research britannico, ha dichiarato:
"Nonostante questo sia solo un piccolo passo in avanti, va sottolineato
come questa analisi ci aiuti a comprendere esattamente come e quanto alcune
sostanze contenute nella frutta e nella verdura abbiano proprietà
anticancerogene".
Il motivo per il quale le
antocianine si sono dimostrate dei potenti preventivi del tumore ed in molti
tumori abbiano azione addirittura terapeutica nel far regredire la massa
tumorale resta sconosciuto.
Una delle ipotesi più
accreditate è quella mitocondriale.
Si è visto che le
antocianine attivano la catena mitocondriale dell’ossigeno promovendo
maggiormente per la cellula un ossigenazione aerobica in contrasto di quello
che fa il tumore che salta i mitocondri e si avvale di una glicolisi anaerobica.
In pratica le antocianine
impedirebbero questo processo, causando di conseguenza una morte del tumore, o
perlomeno lo bloccherebbero e ne impedirebbero la diffusione per via
metastatica.
Un ulteriore
studio di laboratorio condotto
dai ricercatori del servizio di ricerca agricola
(Agricultural Research Service - ARS) del dipartimento americano
dell'agricoltura ha portato in evidenza che alcune
varietà di antocianina possiedono un effetto antiossidante doppio rispetto alla
vitamina C.
Tale effetto, però, non è
stato ancora testato sull'organismo umano.
L’ultimo in ordine di tempo si riferisce a un esperimento fatto sui topi in cui
si è constatato che le antocianine, presenti nella maggior parte del cibo
rosso-bluastro, possono inibire le cellule del cancro al colon. In particolare
l’inibizione di queste cellule, con la somministrazione di alcuni alimenti, si
è verificata in una percentuale che va dal 50 all’80 per cento dei casi e in
generale il 20 per cento delle cellule malate sono state uccise dalle molecole
in questione.
Inoltre, i ricercatori sono
riusciti ad identificare 36 diverse varietà di pigmenti nella verdura in
questione, otto in più di quanto precedentemente noto.
Fonte: www.naturalnews.com
2) L'aggiunta di parmigiano grattugiato causa uno ulteriore slittamento del colore della minestra verso il viola, ma la pasta resta blu.
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