- Sono stanco!... Con questo caldo non ce la faccio!
- Ma Leppagorre mio bello, sono io che cammino, te lo sei forse scordato? Tu stai bello bello accovacciato sul mio stomaco e te ne freghi del caldo e della fatica. Ma scusa, non volevi visitare anche tu questo museo, che in 600 anni non avevi mai visto?
- Sì, come no? Ma...
- Ma che?
- Quando si mangia? Ho una fame boia, e mica posso stare tanto a stecchetto io! Hai deciso di fare la... - oh, non riesco neppure a dirlo senza che mi tremino le vibrisse! - dieta, forse?
- Eh, mi sa di sì. Sai che ho sforato col peso, vero?
- Uhm...
- Sai che mi farebbe bene un po' di astinenza da dolci e carboidrati, vero?
- Uhm...
- Sai che per un po' non potremo mangiare formaggi nelle dosi a cui siamo abituati, vero?
- Basta! Ti lascio! Beviti pure un litro di mistrà! Tu finirai all'ospedale ma io almeno troverò la pace!
- Arièccolo, il genio dello smielodramma... E che! Sei impazzito? Due giorni di riso ti hanno già fatto quest'effetto?
- Nero! Riso nero, era!
- E quello avevamo. Ma guarda qui, il Laocoonte:
- Ma io dico, ci si balocca così con le anguille? Non potevano tagliar loro le capocce e buttarle subito nel pentolone?
- Leppa, ma che dici! Anguille?
- Sì, capitoni, murene. Che cosa, sennó?
- Hai fame vero?
- Sì....
- Mangiamo un cracker, su.
- E hai capito! Grasso che cola!...
- No grasso che s'accumula, semmai. Ehi, guarda qui, la Madonna col Cardellino, ancora fresca di restauro:
- Mhhh... ne vorrei anch'io!...
- Ma che?
- Mhhh... una fettina sottile, piccina piccina, ma con un filo di cotenna croccantina... mhhh!
- Sei impazzito, vero? Agli australiani prende la sindrome di Stendhal e a te... chissà che cosa!
- Poca poca, ti prego, guardala, guardala!
E avvicinandomi di un passo al quadro mi accorgo che davanti a me s'è materializzata un'altra realtà, parallela alla nostra, meravigliosa e banale, forse soltanto un'allucinazione, una Fata Morgana, un malore dovuto al caldo, alla fame...
- Signore, si sente male?
Odio quando mi si chiama "signore", mi da del cornetto stantio del giorno prima, della muffa in una cantina perduta, di gorgiere e di zimarre.
Insomma, mica sono mio nonno!...
- No, no sto bene. Tutto a posto. È solo... il caldo.
- E la fameee! Diglielo, diglielo che mi fai star male, che vuoi uccidermi d'inedia e di stenti! Maledett'ammé che t'ho incontrato!
- E basta! Tieni, mangia un paninetto, va.
- Meglio di niente!... Mi sembro Nosferatu che assale le sue vittime, ma è possibile?
...
- Va meglio, ora?
- Uhm... un po'. Certo che la fame gioca brutti scherzi, eh?
- Puoi dirlo forte...
- CERTO CHE LA FAME...
- Aho! Ma sei scemo? Gli altri non ti sentono, ma io sì!
- Guarda! Laggiu! Guarda! Non è forse un Caravaggio, quello?
- Da lontano sembra il Bacco ma... mi pare diverso... C'è come qualcosa che non mi convince.
- Andiamo a vederlo, su!
- Andiamo.
- Ma non è un amore? Non è un capolavoro?
- Ma questo...questo... ma abbiamo appena smangiucchiato, non può essere un'allucinazione, no, non può essere!
- Non sono venuto bene?...
- Aaargh!
- Ma dove vai? Ah ah ah! Savarin mon ami Savarin!
Bacco in versione felina è quasi meglio dell'ortiginale
RispondiElimina:D
Mooolto meglio di quel femminiello scelto dal Caravaggio, direi! L'aria lasciva lascia (scusa il bisticcio) all paciosità propria del dio del Vino. Ci voleva un gattone (e rosso) per interpretarlo al meglio. E chi meglio di Leppa?
RispondiEliminaperdoni, Lappachef, tutta, ma proprio tutta la mia impudenza ma vorrei porle una domanda. Lei ricorda, vero, che io la chiamo Lappa, per il suono armonico che proviene dalle sue delicate faucccccccccci, mentre trangugia e divora tutto quello che le capita a portata di vibrissa, anche il tomo rilegato del Cucchiaio d'argento, mi è stato riferito. ma si sa, son pettegolezzi. Allora, il suo riso nero è un delicato risottino al nero di seppia, trionfo della cucina veneta che putroppo impedisce qualsivoglia sorriso conviviale, ma è tanto bbbbono, direbbe il suo padrone di casa? Non accenniamo neppure alle bustine del super , veeeeeeeeeeero, ma stia molto accuorto perché contiene anche dopamina e le sue prestazioni sportive potrebbero esserne influenzate. E non parliamo neppure di taurina a meno che...abbia trovato un passaggio low cost per Muflonia e là sarebbe molto apprezzato nel suo aspetto inedito.O forse è riso nero detto anche venere, e, maestà, lei e il suo padrone di casa, l'avete scelto per...simpatia! Mi permetto. oh l'ardire!, di ricordarle che in tempi molto molto lontani, cioè i suoi, era utilizzato come inchiostro per scrivere missive d'amore e d'amicizia. Meglio, no? Mi affido al suo buon cuore. A proposito, c'è l'ha, vero? lau
RispondiEliminaGentilissima donzella aquilonata,...
RispondiElimina[scrivo sotto dettatura di Leppa, che pare Totò mentre istruisce Peppino sulla lettera alla malafemmena: sta in piedi qui appollaiato accanto a me e tiene i pollici (sì, ha i pollici) ben ancorati al grembiule (la parannanza, come diciamo qui) e fa finta di controllare ogni battuta coi suoi occhioni erdi ma, come ben sai, non sa leggere, quindi... ecco! arrivo! aspetta! ]
dunque... Ora m'è chiaro perché l'ospite mio, anche detto "Epa"m'inonda...
- E smettila!
- Sei grasso, ammettilo con serenità, su!
- Ha parlato il modellino!...
... mi riferisce di dormire così poche ore la notte. Punto, punto e virgola e punto esclamativo!
Di sicuro contiene la "topamina", che io aborro con tutta l'anima, preferendole il gorgonzola, e non so se quel riso si chiami venere, datosi che non ho avuto modo di appurare, imperrocché lo contenuto della scodella è finito in un lamposecondo nelle fauci dentate (ancora per poco) dell'essere immondo che ora sta scrivendo e che tanto gentilmente mi intrattiene.
Punto. Anzi, due punti... Meglio tre, sennó dice che sono tirato...
Non è dunque lo risotto di seppiole da voi nomato, datosi ché quello non è contemplato nella lista di alimenti che lo sciagurato essere peloleso qui scrivente è solito avventurarsi ad acquistare.
Punto, virgola e punt'evvirgola!
Non so di quali doti da Sibilla voi siate munita, o mia signora, ma non mi spiego come mai sappiate particolari così dettagliati delle mie abitudini alimentari.... Forse che QUALCUNO, A CASO, ha avuto la maleducatissima idea di sparlare di me? Non vorrei mai essere dileggiato da un essere così abietto e vile...
- Ma che stai a ddì!
- Scrivi, scrivi!... vile... bene!
- Mah!
E quindi non mi capacito dell'idea di come sappiate del trangugiamento del volume da voi testé citato, che a dire il vero ha fatto compagnia ad altri sedici...
- Diciassette! Erano diciassette!
...sì, appunto: diciassette tomi non altrettanto saporiti ed interessanti come il cucchiaro d'argento.
- Cucchiaio, si dice, cucchiaio!
- E vabbè, tanto io non lo uso. Capirà lo stesso!...
E quindi solo ipotizzando il fatto che voi possediate doti ultranaturali...
- sovrannaturali, dài, è meglio.
- uff, e fammi "scrivere" come voglio, no?
mi sarebbe ragionevole la frase da voi scritta e che...
- Vammi un po' a prendere quella tavoletta di cioccolato in cucina, per piacere.
- Cioccolato? Hai detto cioccolato? Dov'è? Dove?...
Ecco, Lau, perché istigare il mostro, perché aprire il vaso di Pandora?
- Che? C'è anche il pandoro?...
- Cerca, cerca!
Sai che l'essere molesto si intrufola e invade tutto, e che basta un nonnulla per...
- Mi hai preso in giro! Non c'è nessun cioccolato in cucina! E cosa stai scrivendo lì, eh?
- Niente, niente, quello che hai dettato tu.
- Ah, niente? Rileggi un po'!...
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